Strada chiusa per l'addio a Reolon

Strada chiusa per l'addio a Reolon
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BELLUNO - (dt) «Progettualità». «Lungimiranza». «Solidarietà». A dare le tre pennellate di Sergio Reolon sono gli ex assessori provinciali. Il giorno dopo il grande lutto, in tutti riaffiorano ricordi indelebili dei cinque anni di battaglie condivisi a Palazzo Piloni. E di cinque anni di amicizia, stima e insegnamenti. «Ero assessore all'edilizia scolastica e appena cominciato il mandato mi ero messo a passare in rassegna gli interventi urgenti da fare nelle scuole - ricorda Ezio Lise -. Andai da Sergio e gli feci la lista di cosa dovevamo fare. Ricordo che gli dissi per questo, questo e questo ci servono soldi e risorse. Altrimenti come facciamo?. Mi rispose con una frase che non dimenticherò mai: Certo, ci servono soldi. Per questo abbiamo un assessore. Per sapere che interventi bisogna fare, basta un ingegnere. Questo era Sergio Reolon: voleva idee e progettazioni. E diceva sempre che se hai idee grandi, poi i soldi per realizzarle arrivano. Agordo è la più chiara dimostrazione». Lise ricorda gli anni dell'ambizioso progetto del polo scolastico dell'istituto Follador. «Oggi in Provincia mancano non solo i soli, ma anche le idee grandi - continua Lise -. Me l'ha detto Sergio qualche settimana fa, alla presentazione del suo libro». «Reolon era un lungimirante: è grazie a lui se il Bellunese ha fatto passi avanti nella gestione dell'accoglienza turistica, dei b&b e degli agriturismo - aggiunge Daniela Larese Filon, già assessore al lavoro nella giunta Reolon -. Aveva messo in piedi l'agenzia per il turismo e ci teneva molto alla valorizzazione turistica del nostro territorio. Tanto che aveva creato un fondo ad hoc in Camera di Commercio, per quelle attività ricettive che decidevano di ingrandirsi». «Ricordavamo spesso insieme la grande mostra di Tiziano - dice Claudia Bettiol, che era assessore provinciale alla cultura -. Nella serata inaugurale abbiamo contravvenuto al protocollo e abbiamo parlato sia io che lui nel discorso ufficiale. Ha sempre creduto nel potere della cultura: lo dimostra l'idea del bibliobus, che portava i libri nei paesi sprovvisti di biblioteca. Ha sempre avuto una visione solidaristica, e da qui era partito per creare Unico Studenti». Ancora: «L'Amministrazione comunale e gli amici di Lamon ricordano e ringraziano Sergio Reolon per i preziosi momenti di confronto e arricchimento alla ricerca di nuovi e diversi orizzonti per le nostre Comunità».

I funerali di Reolon saranno celebrati in rito civile domani, alle 14, al cimitero di Castion. Saranno in molti a dare l'ultimo saluto (è atteso anche il governatore Zaia). Tanto che il Comune di Belluno ha emesso l'ordinanza di limitazione del traffico sulle strade antistanti il cimitero.
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Il Gazzettino