Stop del Tar alla variante milionaria

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Un nuovo stop nel percorso di realizzazione della Variante Sud di Dignano, l'opera viabilistica da 22 milioni progettata per alleggerire il traffico pesante dall'abitato del centro collinare friulano, lungo la direttrice Udine-Spilimbergo, intervento difeso da un lato da Comune e Regione, avversato dall'altro dai comitati, dagli ambientalisti e dal Movimento 5 Stelle che nei mesi scorsi avevano chiesto tra l'altro alla Soprintendenza la riapertura della procedura di Via dopo la segnalazione di resti archeologici di probabile epoca romana situati nelle vicinanze dell'area interessata dai lavori. Stavolta la questione è prettamente tecnica, perché il Tar del Friuli Venezia Giulia ha annullato l'aggiudicazione dell'appalto, (assegnato nel gennaio scorso per circa 12 milioni di euro, ndr) all'Associazione Temporanea d'imprese Ici Impianti Civili Industriali Società cooperativa arl - Trevi Spa - Pagano & Ascolillo Energy Technology Spa - SIOSS Srl, accogliendo il ricorso presentato dall'Ati seconda classificata nella graduatoria, Adriastrade S.r.l. - Impresa Coletto srl - Bonotto srl, che aveva a sua volta chiamato in causa gli enti appaltatori, ovvero FVG Strade e Anas. Secondo le imprese ricorrenti appellatesi al Tar, il raggruppamento tra professionisti vincitori, e in particolare la società E2B srl, capogruppo mandataria, «non sarebbe in possesso dei requisiti richiesti dalla disciplina di gara». Delle tre singole specifiche censure presentate, quella ritenuta fondata e quindi accolta dal collegio giudicante, riguarda «l'attività svolta dalla citata ditta che non può considerarsi attività di progettazione come prevista dalla norma, e in particolare dall'articolo 263 del codice degli appalti, ma si tratta di un'attività di supporto al progettista e quindi non si può configurare come servizio spendibile per l'assolvimento dei requisiti. In altri termini, le attività della ditta E2B hanno riguardato la predisposizione materiale di alcuni elaborati grafici e descrittivi, elaborati fatti propri a tutti gli effetti dai committenti pubblici e confluiti nelle perizia di variante». A questo punto spetterà alla stazione appaltante valutare ex novo le offerte. Dal canto suo il sindaco di Dignano, Riccardo Zuccolo, riservandosi di leggere gli atti, sostiene che l'importante sarà individuare una ditta aggiudicataria, quale che sia.
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Il Gazzettino