Stangata anche sull'Ater: «Gestione inefficiente»

Stangata anche sull'Ater: «Gestione inefficiente»
Negli ultimi anni l'Ater di Venezia risulta aver gestito gli immobili non inseriti nell'area Erp (Edilizia residenziale pubblica) «con modalità ben lontane dai fondamentali...

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Negli ultimi anni l'Ater di Venezia risulta aver gestito gli immobili non inseriti nell'area Erp (Edilizia residenziale pubblica) «con modalità ben lontane dai fondamentali principi di efficienza, efficacia ed economicità».

Lo sostiene il procuratore regionale della Corte dei conti del Veneto, Carmine Scarano, nella relazione con cui, questa mattina, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, verrà inaugurato l'anno giudiziario. Scarano dedica un intero capitolo alla questione del patrimonio immobiliare pubblico e, in particolare, al caso Ater, sul quale la Procura ha già concluso un'inchiesta contestando un danno erariale di 350mila euro. Il procuratore fa riferimento ad una verifica avviata dallo stesso Ater, dalla quale è emerso che «sussistevano numerose posizioni con contratto scaduto da molti anni e non stipulato ex novo». Con il risultato che gli inquilini «hanno pagato per un notevole lasso di tempo esclusivamente l'indennità di occupazione, ossia l'ultimo canone di locazione del contratto scaduto... In buona sostanza l'Ater, con riferimento alle locazioni degli immobili non Erp, con prezzi calmierati, è stata gestita per diversi anni (almeno dal 2008)... con negligente incuria».
La cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario sarà aperta dalla relazione del nuovo presidente della Corte dei conti del Veneto, Guido Carlino. Parteciparanno anche gli studenti del liceo Stefanini di Mestre e il dirigente scolastico della scuola elementare Vecellio, che figurano tra gli istituti premiati al concorso "L'Italia incmpiuta", indetto dalla procura generale della Corte dei conti e dal Miur. «A questi ragazzi dobbiamo consegnare un messaggio di speranza - spiega Scarano - perché non è tanto nelle aule di giustizia, ma nelle aule di scuola che si possono realizzare le condizioni per migliorare la nostra società e liberarla dal giogo della corruzione».
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Il Gazzettino