Stanga, ore 17.30 «Qui è un inferno»

Stanga, ore 17.30 «Qui è un inferno»
Ore 8.30: lunghe code, imprecazioni, un concerto di clacson. Ma è solo l'antipasto di quello che succede nel pomeriggio. ...

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Ore 8.30: lunghe code, imprecazioni, un concerto di clacson. Ma è solo l'antipasto di quello che succede nel pomeriggio.

Così ieri piazzale Stanga dove, da un paio di settimane, sono stati eliminati i semafori ed è entrata in funzione la "rotonda a fagiolo". Completamente bloccata via Venezia, sia da Ponte di Brenta, dove automobili e camion erano incolonnati fino alla rotonda di via Friburgo, che verso via Tommaseo, dove la fila raggiungeva gli istituti universitari. E, situazione paradossale, le altre quattro strade che si immettono sulla rotonda, Via Grassi, via Fistomba, via Turazza e via Ariosto, risultavano prive di traffico.
Tra gli automobilisti in coda provenienti da Padova Est, pochissimi quelli che sceglievano di immettersi in via Friburgo per raggiungere le altre zone della città. L'alternativa indicata dalla segnaletica che permette di evitare l'attraversamento di piazzale Stanga per raggiungere zona Stazione o Padova ovest, sembra non piacere agli automobilisti che percorrono quotidianamente via Venezia.
Sull'incrocio regolato dalla nuova doppia rotonda e segnalato da new jersey e corsie provvisorie, ieri c'erano a regolamentare il traffico sei agenti della Polizia locale, sul posto anche il comandante Antonio Paolocci.
Una situazione critica quella di ieri mattina (che si era già verificata nel tardo pomeriggio di giovedì), che è andata in scena nuovamente tra le 17.30 e le 18.30.
Sembrano essere questi i due momenti della giornata nei quali la nuova viabilità entra in crisi. Traffico scorrevole invece nelle ore centrali della giornata, tra mezzogiorno e l'una, orario nel quale solitamente invece le strade sono intasate.
Molti i dubbi degli automobilisti, anche in vista della prova del fuoco, il fatidico 16 settembre prossimo quando, alla riapertura delle scuole, il traffico sul "fagiolo" sarà a pieno regime.
«È complicato percorrere la rotatoria, prima stavi in coda ai semafori ma almeno al verde passavi - commenta Cesare - Ora a volte è molto più scorrevole di prima, altre volte no. Mi auguro che sia solo perché la rotatoria è nata da poco».
«Il momento critico sarà quando riaprono le scuole - dice Federico - L'altra sera ho visto un grosso intasamento, c'è quasi tutte le sere, finora comunque le cose non erano andate malissimo». Andrea percorre quotidianamente via Venezia per recarsi al lavoro: «Spero che sia perché la rotonda è nuova e ancora non si è abituati - commenta - quando sei dentro, la marcia è un po' confusa. Verso mezzogiorno pranzo le cose vanno bene ma la sera, quando rientro, è un disastro. Devono trovare una soluzione».
Tra gli automobilisti che transitano dalla Stanga, l'opinione è unanime: in certi momenti si va molto bene perché non ci sono più i tempi lunghissimi dei semafori, in altri momenti proprio quei semafori vengono rimpianti, come afferma, ad esempio Giovanna, che lavora in zona industriale: «Ci sono i vigili che fanno da semaforo, ma allora non capisco a cosa serve la rotonda - aggiunge Giorgio - Se transito la sera o durante la giornata la situazione è ottima, ma nelle ore di punta è meglio cambiare strada».

Qualche protesta è arrivata anche dagli utenti degli autobus che transitano dal piazzale: «Mi muovo con i mezzi pubblici, ma a certe ore gli orari saltano - sottolinea Graziella, che aspetta il bus sotto la pensilina di via Venezia - Quando poi devo prendere un secondo autobus, i tempi diventano lunghissimi e arrivo in ritardo al lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino