Stagista minorenne in banca: «Molestata dal tutor»

Stagista minorenne in banca: «Molestata dal tutor»
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VEDELAGO
Quelle attenzioni sarebbero andate ben oltre al compito di accompagnare la giovanissima ragazza alla scoperta del mondo del lavoro e aiutarla a chiarirsi le idee su un suo possibile futuro professionale. Anzi, secondo l'accusa, sarebbero arrivate a costituire vere e proprie molestie. Con l'aggravante che la vittima è una studentessa minorenne. La ragazza, iscritta a un istituto superiore, era impegnata in un progetto di alternanza scuolalavoro in una delle filiali della Castellana del Credito Trevigiano, banca di credito cooperativo con sede a Vedelago. Uno di quei periodi, resi obbligatori dalla recente normativa, organizzati in collaborazione tra le scuole e aziende o enti pubblici e privati con lo scopo di permettere agli studenti di conoscere le realtà lavorative fuori dalle aule, acquisendo nuove competenze e facilitando il loro orientamento sugli studi universitari o su un impiego.

IL TUTOR
Come sempre, questi percorsi prevedono un tutor: un addetto interno, incaricato di seguire gli stagisti, dando loro indicazioni e verificando lo svolgimento delle mansioni assegnate. In questo caso, un impiegato della banca. Il quale, tuttavia, avrebbe approfittato del rapporto di familiarità instauratosi in virtù di questo suo ruolo, spingendosi ben al di là del lecito. Da qualche innocuo complimento avrebbe trasceso in allusioni e proposte sempre più esplicite e insistenti. Avance per nulla gradite dalla studentessa, che, dopo aver trovato il coraggio di rivelare ai famigliari quanto stava subendo, alla fine ha deciso di non tacere e far venire in luce il comportamento del bancario. Appena avuta notizia delle accuse, la banca si è mossa.
L'INDAGINE INTERNA

IL consiglio di amministrazione, riunitosi lunedì sera, ha esaminato la questione ed è stata avviata un'indagine interna per verificare l'accaduto. Vista anche la delicatezza della situazione, al momento, i vertici della bcc non esprimono alcun commento sul caso, ma si limitano a confermare che il comportamento del dipendente è stato oggetto di valutazione in sede di procedimento disciplinare. Un provvedimento che potrebbe portare anche a gravi sanzioni per l'impiegato, fino al suo licenziamento. E naturalmente qualora la vicenda proseguisse pure in sede giudiziaria e venissero accertate le sue responsabilità, l'uomo potrebbe riportare pesanti conseguenze anche sul piano penale.
M.Z.
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Il Gazzettino