Stadio e bambini, botta e risposta fra Bertossi e l'Udinese

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LA POLEMICA UDINE «Forse sei poco lucido»; «Difendete...

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LA POLEMICA

UDINE «Forse sei poco lucido»; «Difendete l'indifendibile»: tra l'Udinese Calcio e il consigliere comunale Enrico Bertossi scatta un botta e risposta dai toni piuttosto accesi, dopo che il capogruppo di Prima Udine ha sollevato, con un'interrogazione al sindaco, la questione di un gruppo di bambini del centro estivo Asu cui sono stati chiesti 15 euro a testa per visitare lo Stadio Friuli. Il consigliere, ricordando che l'impianto «è un bene della collettività», aveva chiesto a Pietro Fontanini se la convenzione tra Comune e società regolamentasse le visite per bambini e scolaresche e, in caso contrario, se si intendesse intervenire per prevederle in forma gratuita. La prima risposta della Società si era limitata a dare i numeri (4.800 biglietti di ingresso a 1 euro, oltre 600 biglietti gratuiti per il Progetto Scuola, 5mila bambini ospitati nell'ambito delle attività con gli istituti scolastici e le associazioni sportive). Mercoledì, però, l'Udinese Calcio ha pubblicato un comunicato ufficiale, in cui attacca l'interrogazione (definita «risibile») e il consigliere di Prima Udine, descrivendolo come «forse privo di lucidità anche a causa dell'esito infelice della sua ultima avventura elettorale». Nel testo, i bianconeri sottolineano che la ristrutturazione dello Stadio è stata a carico della società «e i politici di turno si legge -, non possono parlare a vanvera, cercando di speculare sulle gite delle scolaresche, senza serietà e senza conoscere la complessità delle situazioni. È falso prospettare che la società intenda imporre protervamente il pagamento del biglietto alle scolaresche che vogliano visitare lo Stadio Friuli. Si tratta esclusivamente dell'applicazione della normativa in materia, che l'Udinese Calcio, come tutte le altre, è tenuta a rispettare». La posizione dell'Udinese, però, ha rinfocolato la polemica: «Per la mia interrogazione sono stato oggetto di due comunicati carichi di livore e insulti ha detto il consigliere -. Io sono lucido, coerente e rappresento gli interessi dei cittadini in consiglio comunale con un mandato popolare. Rimango convinto che siate una delle risorse più importanti che abbiamo in Friuli e che ne dobbiamo essere orgogliosi. Proprio per questo facevate più bella figura a dire che si era trattato di un errore o di una incomprensione invece di difendere l'indifendibile. La verità è che con le scelte di Honsell, il Comune si è di fatto spogliato totalmente di un bene costruito con soldi pubblici e magari tra qualche anno si troverà a discutere con fondi speculativi cinesi, arabi o russi come sta accadendo un po' dappertutto».

AL.PI.
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Il Gazzettino