Stadi, Speranza: non riaprirli La Lega: serve par condicio

Stadi, Speranza: non riaprirli La Lega: serve par condicio
LA FRENATAROMA «Non sono d'accordo sulla riapertura degli stadi. In questa fase dobbiamo puntare sulle cose essenziali». Ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza ha...

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LA FRENATA
ROMA «Non sono d'accordo sulla riapertura degli stadi. In questa fase dobbiamo puntare sulle cose essenziali». Ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito il suo no alla riapertura degli impianti sportivi al 25%. Intervistato dal Tg3, Speranza ha rigettato il protocollo frutto dell'intesa tra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, la conferenza Stato-Regioni, Figc e Lega Serie A con cui si puntava a riempire gli spalti in sicurezza. Tuttavia Speranza non ha escluso che si possa ancora trovare un punto di incontro a metà tra il 25% della richiesta e i mille posti consentiti finora. «Lo valuteranno i nostri scienziati» ha detto, alludendo alla riunione del Cts prevista per oggi.

La nuova eventuale soglia attorno al 10-15% potrebbe però aprire degli scontri. Bisognerà infatti fare in modo che «A tutte le società sia garantita parità di trattamento» ha dichiarato Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A. Alcune Regioni, su tutte il Lazio di Nicola Zingaretti, hanno già fatto sapere che non consentiranno l'accesso di più di mille tifosi sugli spalti. Misura che rischia di diventare un fattore penalizzante per Roma e Lazio, costrette a giocare senza pubblico a differenza della concorrenza.
Francesco Malfetano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino