Stadi, il ministro Spadafora apre la strada ai tifosi

(st.gi.) Continua il percorso, lento e impervio, che porterà il pubblico sportivo a tornare negli impianti. Dopo l'inizio delle scuole qualcosa si sta muovendo e le istituzioni...

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(st.gi.) Continua il percorso, lento e impervio, che porterà il pubblico sportivo a tornare negli impianti. Dopo l'inizio delle scuole qualcosa si sta muovendo e le istituzioni stanno prendendo le prime decisioni, che porteranno alla possibilità di ingresso di 1000 appassionati per gli eventi all'aperto, come affermato dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. «Nelle prossime ore verrà ufficializzata la decisione - sono le sue parole - ma desidero subito ringraziare il ministro Speranza per la collaborazione e il Cts per aver tempestivamente programmato l'audizione che ho richiesto. Dal confronto con i rappresentanti dei miei uffici sono emerse le condizioni per un ulteriore approfondimento delle questioni riguardanti il mondo sportivo e per la condivisione del nostro punto di vista sull'esigenza di non differenziare tra eventi culturali e sportivi. Finalmente, già a partire dalle semifinali e dalle finali degli Internazionali di Tennis, potranno assistere mille spettatori a tutte le competizioni che si terranno all'aperto e rispetteranno scrupolosamente le regole previste su distanziamento, mascherine, prenotazione dei posti a sedere. È un primo ma significativo passo verso il ritorno, speriamo presto, alla normalità nello sport».

Gli fa eco il virologo Walter Riccardi, membro italiano dell'Oms: «Tutto il Paese sta lavorando per cercare di tornare gradualmente a vivere come una volta. Gli assembramenti e gli ambienti affollati sono pericolosi, se si vuole limitare la diffusione del virus. In questo momento stiamo quindi rimanendo su versanti piuttosto contenuti sopratutto in rapporto con altri paesi». «Mille persone allo stadio? Penso sia possibile - ha aggiunto a Radio Punto Nuovo -. Ma tutte le persone, a seconda dello spazio disponibile, devono mantenere il distanziamento e indossare le mascherine».
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Il Gazzettino