Spv, gli espropri al vaglio finale

Spv, gli espropri al vaglio finale
La vertenza sugli espropri tra SIS e Coldiretti è arrivata a una...

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La vertenza sugli espropri tra SIS e Coldiretti è arrivata a una definizione, dopo che la Confederazione aveva alzato i toni a giugno in merito ai problemi avvenuti durante le procedure di immissione in possesso riguardanti aziende da lei seguite. C'è stato un incontro il 10 luglio scorso tra Coldiretti, il commissario ing. Silvano Vernizzi e la SIS; il Concessionario ha versato circa 3 milioni di euro agli inizi di agosto a pagamento di vecchi espropri. «Ho avuto un incontro con la Coldiretti agli inizi di luglio», spiega il Commissario. «Mi pare che siamo arrivati ad una buona definizione e SIS ha liquidato, prima dell'inizio delle ferie di agosto, per circa 3 milioni di euro». Ma sul tavolo rimangono ancora due questioni (che non riguardano solo la Coldiretti): una legata alle immissioni in possesso avvenute negli ultimi mesi che sono in corso di definizione e l'altra relativa i vecchi espropriati che devono ancora ricevere il saldo (20% mancante) in quanto non è ancora avvenuto il frazionamento. «Noi abbiamo due problemi sugli espropri - spiega Vernizzi - gli accessi ai fondi fatti nel mese di luglio dove bisogna andare a definire con i singoli espropriati un possibile accordo bonario. Riguardo a questo è stato fatto concordemente con la Coldiretti, un programma di incontri tra SIS e espropriati nel prossimo mese di settembre proprio per andare a definire l'accordo e i contenuti dell'accordo. Nel momento in cui verrà sottoscritto l'accordo bonario SIS paghera 80% dell'indennità di esproprio e mi sembra che con i tempi qui ci siamo. Non ci siamo con i tempi su alcuni vecchi espropriati di un anno fa ma non sull'80% ma sul 20% di saldo, perché abbiamo dovuto allungare i tempi di frazionamento per gli accordi che sono intervenuti con gli ATO, che hanno portanto a variare le superfici di esproprio. È questo il vero problema, al momento - sottolinea il Commissario. È una questione di carattere tecnico, sostanzialmente, non di natura economica. Una volta definita la problematica, individuati puntualmente i terreni da espropriare il rapporto si chiuderà e a quel punto ci saranno i pagamenti. Quindi non vedo un grande problema per gli espropri, né il fatto che espropriati non vengano pagati, perché vengono pagati e anche con una certa regolarità. Per carità magari non saranno i 60 giorni previsti dall'accordo bonario, saranno 90 ma vengono pagati da quello che mi risulta».

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Il Gazzettino