MILANO - Anche altre ragazze, dieci in totale (c'é anche la padovana Erika Marcato), tra attrici, modelle e showgirl, alcune delle quali ospiti alle serate nelle residenze di...
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Gli 'stipendi' mensili al nuovo gruppo di giovani emergono proprio dagli atti, depositati al Riesame (che ha respinto la richiesta di dissequestro di 9mila euro di Iris Berardi e Aris Espinosa), dell'inchiesta 'ter' coordinata dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. In un verbale dello scorso 20 febbraio, infatti, Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia di Berlusconi e addetto ai versamenti alle ragazze che avrebbero preso parte ai presunti festini hard ad Arcore, ha spiegato che «tra le persone a cui vengono fatti bonifici sistematici vi sono alcune persone che non hanno nessuna attinenza con fatti di questo procedimento», ossia con le 'olgettine' indagate, anche per falsa testimonianza, nel filone 'ter'. Spinelli ha, poi, fornito agli investigatori della sezione pg «un elenco» con i «nominativi» delle dieci donne, non indagate, che «tuttora percepiscono bonifici mensili». A fianco ad ogni nome viene indicata la cifra o di «2.500» o di «2.000» euro. Nell'elenco ci sono anche alcune donne che avrebbero partecipato a serate con Berlusconi a Palazzo Grazioli. Tra queste Maria Letizia Cioffi, la quale, nelle carte del processo Ruby già figurava come presente ad Arcore (anche lei non è indagata nell'inchiesta 'ter'). E poi la brasiliana Mirian Marcondes. Del 'giro' delle cene sarebbe anche Cristina Ravot, cantante, modella e amica di Mariano Apicella, così come la modella ucraina Marianna Yushchak. Maria Grazia Veroni, 'storica' amica di Berlusconi, invece, è stata già testimone nel processo Ruby. Nel documento figurano anche l'attrice Tiziana Buldini, che riceverebbe 2.000 euro, così come la modella Carolina Campioli, l'attrice Valeria Cramerotti.
La padovana Marcato, nel 2009 era sulle pagine patinate di Playboy Italia e posava nascosta solo da un tulle bianco. Poi è stata protagonista di due servizi fotografici sulle pagine virtuali di Playboy Plus, visibile da tutti i terminali del mondo previo abbonamento. La fotomodella di Vigonza raccontava allora che «i responsabili americani della rivista hanno voluto scegliere delle ragazze italiane. Io aveva già lavorato per Playboy, ma questo non è stato determinante, ho dovuto inviare nuovo materiale allo studio fotografico milanese al quale la rivista. Hanno scelto pochissime modelle e tra queste anche me». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino