SPORT & SOLIDARIETÀ BELLUNO Settemila euro raccolti in tre anni. E la cifra è destinata a lievitare. Perché, per il quarto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BELLUNO Settemila euro raccolti in tre anni. E la cifra è destinata a lievitare. Perché, per il quarto anno di fila, la Corribes ha raccolto un'ampia partecipazione di iscritti. E saputo intrecciare al meglio la componente sportiva e agonistica con quella solidaristica. «Come da consuetudine - spiegano gli organizzatori - gran parte del ricavato è devoluto all'Aisla di Belluno, punto di riferimento in provincia per i malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) e i loro familiari». La corsa podistica, andata in scena ieri nella frazione bellunese, si è sviluppata su un percorso di 13 chilometri, mentre giovani e bambini hanno affrontato il tracciato di 5 km. Partendo proprio dai più piccoli, ecco i piazzamenti. Anni 2010-2011 - Maschile: 1 - Sebastian Rosset; 2- Marco Pavarini; 3- Tommaso Candeago. Femminile: 1- Gaia Pollazon; 2- Valeria Da Rold; 3- Anna De Col. Anni 2012-2013 - Maschile: 1- Sebastian Fiabane; 2- Elia Fabiane; 3- Alessandro Dal Pont. Femminile: 1- Gaia Zoppello; 2- Marianna Cassol; 3- Vanessa Trevisson. Anni 2014-2015: Maschile: 1- Zeno Pasin. Femminile: 1- Gaia Vedana; 2- Maria Chiara Perera; 3- Penelope Mascolo. Vincitrice assoluta 5 km: Amelie Candeago. In classifica generale, invece, a livello femminile trionfa Patrizia Zanette (Atletica Dolomiti), capace di fermare il cronometro sul tempo di 1h02'11: a seguire, Letizia De Bacco, Deborah Entilli, Marta Cesare, Michela Piccin, Nadia Comiotto, Paola Giacomin, Giovanna Gheno, Emanuela Dal Mas e Marisa Ferronato. In ambito maschile, primeggia Ivan Basso (Edilcementi Sernaglia) in 51'24, davanti ad Alvaro Zanoni, Paolo La Placa, Fiorello Pianon, Vittorio Laveder, Andrea Da Ros, Renzo Deola, Stefano Soligon, Carlo De Francesco e Richard Zandonà.
Marco D'Incà
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino