Sponde rinforzate alveo ripulito: ora l'Oten è più sicuro

Sponde rinforzate alveo ripulito: ora l'Oten è più sicuro
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CALALZO
Buone notizie per gli amanti della val d'Oten, la zona dopo un lungo e complesso intervento di sistemazione dell'alveo del suo torrente è nuovamente in sicurezza. «Alla vigilia di una stagione estiva che si annuncia promettente dopo i lunghi mesi di limitazioni dovuti al coronavirus la conclusione di questi lavori è un segnale sicuramente importante anche per lo sviluppo del turismo locale oltre che per la sicurezza del territorio»: così l'assessore regionale al dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin commenta la conclusione dei lavori, curati dai Servizi Forestali Regionali, lavori che hanno visto la ricalibratura dell'alveo del torrente Oten a monte della località Praciadelan in comune di Calalzo di Cadore.

IL TORRENTE
Quel lungo tratto dell'alveo del torrente, che dà il nome anche alla valle, a monte del ristorante La Pineta, e dei numerosi altri edifici presenti nella piana di Praciadelan, si presentava infatti pesantemente alluvionato a causa delle grandi quantità di materiale ghiaioso trasportate sia dal torrente sia da altre colate presenti sui versanti, in particolare dalla val Diassa. I maggiori apporti erano conseguenti oltre che a Vaia anche ai ripetuti forti episodi temporaleschi delle ultime stagioni estive Data la minore pendenza del torrente, in questa località, rispetto ai tratti posti a monte, le ghiaie tendono infatti a depositarsi innalzando il letto, con la concreta possibilità che le acque possano uscire dal loro percorso naturale arrivando a minacciare le costruzioni. Lo scopo del lavoro di sistemazione, costato 190mila euro ha avuto l'obiettivo di proteggere gli insediamenti senza che la naturale evoluzione del rapporto tra il corso d'acqua e i versanti venisse completamente impedita. Un ulteriore e importante intervento per aumentare la resilienza territoriale.
L'ESECUZIONE
I lavori eseguiti dai Servizi Forestali Regionali hanno comportato la riapertura dell'alveo nella parte centrale, con lo spostamento della ghiaia contro le sponde e la costruzione di scogliere rustiche mediante l'impiego dei massi ciclopici reperiti durante gli scavi; un operazione a chilometri zero per i materiali usati. L'area antropizzata, con rientro del torrente nella sua sede naturale, si presenta ora protetta da ulteriori divagazioni delle acque, in Praciadelan è tornata la sicurezza. La val d'Oten nasce dalla profonda incisione fluvioglaciale che separa il massiccio dell'Antelao dalla lunga catena delle Marmarole; fra le mete preferite dagli escursionisti anche l'ambita cascata delle Pile (nella foto), spettacolare getto d'acqua generata dall'impeto del torrente Oten alimentato dal ghiacciaio inferiore dell'Antelao.

Giuditta Bolzonello
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Il Gazzettino