SPILIMBERGO «Un istituto che racchiude i simboli della friulanità quali

SPILIMBERGO «Un istituto che racchiude i simboli della friulanità quali
SPILIMBERGO«Un istituto che racchiude i simboli della friulanità quali lavoro, perseveranza e attaccamento alla terra. Ma anche un istituto che, con le sue opere, esporta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SPILIMBERGO
«Un istituto che racchiude i simboli della friulanità quali lavoro, perseveranza e attaccamento alla terra. Ma anche un istituto che, con le sue opere, esporta un'eccellenza del nostro territorio in Italia e nel mondo». Così l'assessore regionale Barbara Zilli ha definito ieri mattina la Scuola mosaicisti del Friuli nel corso della sua visita a Spilimbergo in occasione dell'inaugurazione del 97° anno formativo. Accompagnata dal presidente Stefano Lovison, dal direttore Gian Piero Brovedani, dal sindaco Enrico Sarcinelli e dal consigliere comunale Marco Dreosto, Zilli ha portato il saluto agli allievi. Gli studenti che frequentano i tre anni di corso sono circa un'ottantina. Di questi, la metà sono stranieri e provengono da diverse nazioni come Colombia, Messico, Francia e Russia. La restante parte risiede invece in regione. Tra le opere più importanti recentemente realizzate dall'istituto figura un pavimento della dimensione di quasi 50 metri quadrati posato nell'isola di San Giorgio a Venezia in occasione dell'esposizione internazionale Homo Faber: sarà inaugurato nei prossimi giorni. Questa installazione della Scuola mosaicisti rappresenta uno dei pochi lavori realizzati da artigiani italiani, che mette in risalto la manualità e l'esperienza maturata da quanti hanno frequentato l'istituto di via Corridoni. Zilli inoltre ha evidenziato le diverse anime che convivono all'interno della scuola. «Se è vero che questo è un istituto proiettato al futuro, come testimoniano le diverse opere esposte, è altrettanto vero che qui si trovano anche le radici della nostra storia e delle nostre tradizioni: la dedizione del lavoro manuale, il legame con la terra e la meticolosità che ha sempre contraddistinto l'opera degli artigiani del Friuli Venezia Giulia. La Regione sarà sempre al vostro fianco». Il sindaco Sarcinelli ha ricordato come la scuola rappresenti «il gioiello della comunità in quanto modello virtuoso per i professionisti dell'arte musiva capace di attrarre allievi e turisti da tutto il pianeta». Il presidente Lovison ha parlato delle opere realizzate dagli allievi per la riqualificazione dell'area esterna all'edificio scolastico, come testimoniano il rivestimento della scala antincendio e l'installazione musiva Paesaggio Urbano (ideata dall'artista Giulio Candussio) che decora la canna fumaria, frutto della collaborazione con la Fondazione Friuli, con gli obiettivi di rinnovare le sinergie della Scuola Mosaicisti con le realtà produttive della regione e porre attenzione sulle potenzialità che il mosaico può avere nell'architettura e nel design.

Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino