Spiagge sommerse, «servono interventi strutturali»

Spiagge sommerse, «servono interventi strutturali»
SOTTOMARINAStabilimenti balneari in ginocchio e a Isola Verde la spiaggia è stata portata via dalle mareggiate. In questi giorni gli operatori turistici le hanno provate tutte,...

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SOTTOMARINA
Stabilimenti balneari in ginocchio e a Isola Verde la spiaggia è stata portata via dalle mareggiate. In questi giorni gli operatori turistici le hanno provate tutte, ma c'era ben poco da fare per poter evitare il disastro. Il Cayo Blanco, a sud di Sottomarina, insediamento mondano e in voga tra i giovani per le numerose feste, è completamente allagato. Le strutture sono andate tutte sott'acqua e anche il ristorante ha fatto registrare al suo interno mezzo metro d'acqua: «Chi dice che andiamo in vacanza in inverno sbaglia spiega Fabio Damian, gestore dello stabilimento sono diversi giorni che lottiamo contro il maltempo. Purtroppo in entrambi gli episodi di mareggiata siamo stati completamente allagati. Una stima dei danni si potrà fare solamente a inizio stagione, ma è chiaro che molte suppellettili sono da buttare. E la situazione non va bene nemmeno nelle altre zone del litorale. Le più colpite sono sicuramente la zona a sud di Sottomarina e Isola Verde». Su quest'ultima la spiaggia è praticamente sparita con tutti gli stabilimenti che hanno subito danni enormi. L'acqua ha superato le dune e si è fermata poco prima della zona abitata di via Nazioni Unite, risparmiando almeno le case.

Inevitabile, in questa situazione, pensare a una revisione delle tecniche di sistemazione del litorale. Il ripascimento, da solo, non basta. Da anni categorie e imprenditori chiedono interventi strutturali per mettere al riparo definitivamente il litorale da questo genere di fenomeni. Intanto il presidente dell'Ascot Giorgio Bellemo chiede al sindaco Ferro di rinviare il versamento del canone di concessione e di rimandare ogni discorso sulla vertenza riguardante la tassa dei rifiuti: «Come possono gli imprenditori pagare tasse spiega su un'attività che, in questo momento, nemmeno esiste ed è stata spazzata via?».
Marco Biolcati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino