Specificità anche nello sport. La provincia dolomitica rivendica il suo essere

Specificità anche nello sport. La provincia dolomitica rivendica il suo essere
Specificità anche nello sport. La provincia dolomitica rivendica il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Specificità anche nello sport. La provincia dolomitica rivendica il suo essere "speciale". E chiede un'attenzione particolare per strutture e attività sportive. Un'attenzione fatta di risorse e finanziamenti per campi da calcio, palestre e piste di atletica. Per ampliare l'offerta sportiva per i giovani e le società locali. Del resto, ci sono anche una legge nazionale (la 56 del 2014, la famigerata Delrio) e una legge regionale (la 25 del 2014) a riconoscere la specificità di Belluno, provincia interamente montana e confinante con Stato estero: perché non pensare ad una differenziazione anche nello sport? Palazzo Piloni ci ha pensato. Ha colto un'idea nata dal Csi (Centro Sportivo Italiano). E l'ha elaborata per proporla al Coni. Il progetto si chiama Dolomiti in movimento ed è finito sui tavoli che contano della politica dello sport. «Si tratta di un progetto messo a punto a partire da un'idea di Dario Dal Magro (ex presidente del Csi Belluno e oggi consigliere nazionale del Csi, ndr) - sottolinea Roberto Padrin, vice presidente della Provincia con delega allo sport - Assieme a lui, a Luciano Trevisson del Coni provinciale e a Oscar De Pellegrin di Assi Onlus, abbiamo presentato il nostro piano al presidente del Coni Malagò. L'obiettivo è riuscire a dare alle nostre società sportive e ai nostri giovani strutture all'altezza. Per fare attività e costruire i campioni del domani». Ma anche per uno scopo sociale e di crescita economica, perché lo sport è uno dei modi migliori per togliere i ragazzi dalla strada e dai bar. E per ampliare l'offerta turistica del Bellunese. Il funzionamento del progetto è semplice: far arrivare in provincia fondi dedicati allo sport, ad uso esclusivo del territorio bellunese, in quanto provincia speciale. Come succede a Trento e Bolzano, che beneficiano di fondi Coni ad hoc. Risorse per costruire strutture adeguate. Nessuna cattedrale nel deserto o campi sovradimensionati: solo quello di cui il territorio ha bisogno. E oggi, il Bellunese, ha bisogno di campi sportivi: il Sois calcio si è dovuto rimboccare le maniche e crearsi di tasca sua un campo. Il Belluno, gira mezza provincia per far allenare il settore giovanile.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino