SPAZI VERDI IN CITTÀ ROVIGO «Lavoriamo per aprire i parchi nel più

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SPAZI VERDI IN CITTÀROVIGO «Lavoriamo per aprire i parchi nel più breve tempo possibile, ma il nostro obiettivo è quello di aumentare il verde pubblico, per poter offrire ai...

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SPAZI VERDI IN CITTÀ
ROVIGO «Lavoriamo per aprire i parchi nel più breve tempo possibile, ma il nostro obiettivo è quello di aumentare il verde pubblico, per poter offrire ai cittadini ancora più possibilità di stare all'aperto». Descrive così l'assessore all'Ambiente Dina Merlo l'incessante lavoro a cui si sta dedicando da mesi insieme ai colleghi di giunta e agli uffici di via Badaloni mirato a rendere Rovigo davvero più green. Messe da parte le polemiche sul consumo di suolo zero, su cui il consiglio comunale (in una seduta piuttosto movimentata) ha deciso di fidarsi del programma del sindaco Edoardo Gaffeo e quindi non versare altro cemento sulla città senza precludersi però la possibilità di farlo nel caso fosse necessario, l'assessore spiega che l'obiettivo è quello di migliorare il rapporto dei rodigini con il verde pubblico e di farlo per una serie di motivazioni tra loro concatenate: dalla possibilità di godersi diverse aree per il relax in mezzo alla natura, al contrasto agli altissimi livelli di inquinamento con i quali Rovigo è costretta a fare i conti tra ottobre e marzo, senza dimenticare che la natura è sempre un aiuto per la salute, anche ai tempi del Covid-19.

SPAZI PER I GIOCHI
Partiamo con ordine. L'assessore è a conoscenza delle esigenze di genitori e nonni di poter accompagnare i bambini nei diversi parchi giochi della città: «Non è una situazione facile da gestire e comprendo l'importanza della cosa - assicura - Stiamo lavorando per riaprire le giostrine e i parchi in generale affrontando un iter molto ingarbugliato». Gli scogli principali, infatti, sono le norme introdotte dalla normativa per l'emergenza sanitaria per consentire l'utilizzo di altalene e scivoli, dove sono previsti controlli attenti per evitare assembramenti e potenziali rischi di contagio. Ma al di là di questo punto, Merlo spiega che «l'obiettivo è quello di aumentare le zone verdi della città, per dare ai rodigini più possibilità di stare all'aperto mantenendo le distanze. Anche nell'ottica di offrire un'occasione di fuga dalla quotidianità per chi non può andare in vacanza».
RIVOLUZIONE DELLA MOBILITÀ
Questo aspetto rientra «nel piano della mobilità lenta, visto che Rovigo offre molte possibilità in tal senso ed aiuterà a gestire meglio l'ambiente cittadino e conseguentemente anche lo smog. Non dobbiamo mai dimenticarci proprio di questo, soprattutto perché, tralasciando le eventuali correlazioni con il Coronavirus, non possiamo parlare di inquinamento atmosferico solo quando si fa l'ordinanza e poi il resto dell'anno ci si dimentica di questo problema».
LOTTA ALLO SMOG

Secondo la Merlo, infatti, lo smog va contrastato anche al di fuori del periodo-clou dell'anno, a cavallo tra autunno e inverno, lavorando per ridurre la quantità di polveri sottili nell'aria con politiche ambientali continue e costanti, non solo nel periodo emergenziale con gli ormai tradizionali blocchi del traffico veicolare. Sulla questione della cura del verde privato, poi, l'assessore Merlo precisa che da fine aprile l'Amministrazione ha emanato un'ordinanza rivolta ai proprietari di aree verdi che impone lo sfalcio dell'erba all'interno delle proprie pertinenze. Questo, quindi, vale anche per il parco Maddalena, di proprietà di Cefil Srl e Reale Mario Srl, con i quali il Comune sta lavorando ormai da anni per riuscire a portare a casa il progetto di riqualificazione dell'ex ospedale. Attualmente, però, visto che il Bando Periferie e il suo finanziamento da 13,5 milioni di euro è in alto mare, le due società proprietarie devono provvedere a disboscare l'area recintata del parco di piazza Europa in Commenda, in maniera tale da impedire che roditori e altri animali proliferino al suo interno, creando un pericolo sanitario per tutto il quartiere.
Alberto Lucchin
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Il Gazzettino