Spariti 500 mila euro, rischia sette anni

Spariti 500 mila euro, rischia sette anni
IL PROCESSOPADOVA Rischia una pesante condanna per i reati di bancarotta e truffa. Il pubblico ministero ha chiesto sette anni complessivi di carcere per Francesco Valeriano, 47...

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IL PROCESSO
PADOVA Rischia una pesante condanna per i reati di bancarotta e truffa. Il pubblico ministero ha chiesto sette anni complessivi di carcere per Francesco Valeriano, 47 anni, di origini calabresi, residente in città.

L'imprenditore, già amministratore della società Cer.Mas Srl, con sede a Vigonza, è accusato di due episodi di distrazione per un corrispettivo di circa cinquecentomila euro.
In qualità di responsabile di Cer.Mas, dichiarata fallita dal tribunale di Padova in data 24 giugno 2013, Valeriano avrebbe distratto una fornitura di frutta del valore di circa 319 mila euro, acquistata dalla società Busato, in un arco temporale compreso tra l'ottobre 2010 e il gennaio 2011.
Secondo la curatrice fallimentare Claudia Carlassare, assistita in giudizio dall'avvocato Piero Someda, il corrispettivo della vendita dei prodotti di ortofrutta avrebbe potuto soddisfare almeno in parte le legittime pretese dei creditori della società fallita sei anni fa.
L'APPARTAMENTO
Valeriano è poi incappato in un secondo crac, quello della società Technos Spa, già in liquidazione, dichiarata fallita dai giudici il 5 febbraio 2015. Anche in questo caso la Procura lo accusa di aver distratto un'ingente somma di denaro. Il 47enne avrebbe effettuato la dismissione immobiliare di un immobile ubicato in via Leoncavallo, in città. L'alloggio sarebbe stato acquistato nel giugno 2010 dalla società poi fallita al prezzo di 100 mila euro. Successivamente sarebbero stati effettuati sull'immobile lavori di ristrutturazione con una spesa di poco superiore ai 15 mila euro. Il 7 settembre dello stesso anno l'appartamento sarebbe stato ceduto a Maria Concetta Valeriano, sorella dell'imputato per un corrispettivo di 120 mila euro, accollandosi pure le spese di agenzie e del rogito notarile. A distanza di poco più di un mese la nuova proprietaria si sarebbe però sbarazzata dell'immobile cedendolo alla società Statin Srl per 220 mila euro. E non sarebbe neppure l'unico episodio distrattivo che ha danneggiato i creditori di Technos Spa. Perché Valeriano avrebbe fatto sparire il corrispettivo della vendita di due autovetture intestate alla società, una Bmw X5 e una Golf GT diesel, cedute il 18 aprile 2011 alla ditta La Semestrale.it, rispettivamente per 15.700 e 27.000 euro.

L'ultima imputazione a carico del calabrese, difeso dall'avvocato Marco Miazzi, è quella di truffa. Si riferisce all'acquisto di una società, la Cotto e Mangiato per un corrispettivo di 15 mila euro, per conto della Euromagic Srl, con sede a Vigonza, di cui Valeriano era amministratore unico. Il 47enne avrebbe concordato un pagamento rateale ma dopo le prime tre tranche si sarebbe reso irreperibile, non senza aver fatto sparire dai locali aziendali il magazzino e tutte le attrezzature, e aver ceduto le quote societarie ad un prestanome. La sentenza è attesa per il 12 novembre.
Luca Ingegneri
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Il Gazzettino