Spari contro il kebab, due albanesi a processo per tentato omicidio

Spari contro il kebab, due albanesi a processo per tentato omicidio
IN AULA PADOVA I due albanesi accusati di avere sparato contro un kebab...

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PADOVA I due albanesi accusati di avere sparato contro un kebab in Prato della Valle per colpire un tunisino sono finiti a processo. Lo ha deciso il Gup Elena Lazzarin su richiesta del pubblico ministero Roberto Piccione. I due, Ervis Rakipi di 38 anni ed Endri Cala di 23 anni, sono dietro alle sbarre per il reato di tentato omicidio. Era il 9 ottobre dell'anno scorso quando il tunisino, senza fissa dimora, per scappare agli albanesi si era rifugiato all'interno del kebab Friends fast food di via Cavazzana dietro la basilica di Santa Giustina. Ma Rakipi, secondo la ricostruzione dei carabinieri, ha ordinato al complice Cala di fare fuoco. E il 23enne con in pugno una pistola semiautomatica (mai ritrovata), ha esploso due colpi e uno ha sfiorato l'orecchio del nordafricano. Appena 24 ore più tardi i militari sono riusciti a rintracciare Rapiki, grazie a un passante che ha preso nota di parte della targa della Fiat 500L. E gli uomini dell'Arma in casa gli hanno trovato e sequestrato circa un etto di cocaina e quasi 22 mila euro in contanti. E per lui sono scattate le manette con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. La notizia del fermo dell'albanese è stata pubblicata sui quotidiani e il tunisino, dopo avere letto i giornali, ha deciso di presentarsi ai carabinieri e di raccontare quanto gli era accaduto ormai sicuro di non essere più perseguitato dai due albanesi. La sua testimonianza è stata cruciale per individuare e arrestare anche il complice di Rapiki. In un secondo momento il nordafricano ha riconosciuto attraverso un confronto all'americana, effettuato nell'aula della Corte d'Assise del Tribunale, i due albanesi finiti dietro alle sbarre. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due volevano uccidere il tunisino per questioni legate allo spaccio di droga. Durante le indagini da parte dei carabinieri è stata pizzicata anche la compagna di Rapiki. La donna, B.J. albanese di 35 anni, è stata trovata in possesso di undici grammi di hashish e di duemila euro in contanti ed è stata denunciata a piede libero per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

M.A.
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Il Gazzettino