Sottopasso della vergogna

Sottopasso della vergogna
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“Divieto di pesca e navigazione”. Questo il cartello goliardico comparso vicino al sottopassaggio ciclabile nord della Tangenziale. Sì, perché lì sotto, ormai, tra erba alta e acqua stagnante, l'attraversamento per le biciclette ha lasciato spazio a un pantano che fa gridare allo scandalo tutti gli amanti delle due ruote che devono fare un giro enorme per arrivare in sicurezza dietro alla cittadella sanitaria, dove sbucherebbe molto più semplicemente il sottopasso mai aperto all'uso.

La struttura è stata realizzata da Veneto strade durante i lavori per il passante nord e la grande rotatoria che smista il traffico tra viale Tre martiri, la Tangenziale est e via Porta mare. Mentre l'attraversamento a sud è stato aperto subito, quello a nord è ancora chiuso, visto che non è stata fatta, da parte del Comune, l'attesa ciclabile per Sarzano. In pratica il sottopassaggio porta verso il nulla e dunque non è mai stato aperto. Non utilizzato, è stato lasciato andare al suo destino e ora, dove dovrebbero correre in sicurezza le biciclette, sono nate delle sterpaglie che impediscono anche all'acqua di defluire. In questo modo, quando piove, il ristagno crea un piccolo pantano. Fatto disdicevole non solo per lo spreco di denaro che è stato necessario per realizzarlo, ma anche per il pericolo alla salute pubblica che comporta. Si è creato, infatti, un habitat ideale per animali molesti quali topi, bisce e insetti di ogni genere. Il cartello non servirà a risolvere la situazione, ma come si sul dire, si ride per non piangere.
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Il Gazzettino