Sospeso il vice direttore

Sospeso il vice direttore
Il commissario dell'Iras Tiziana Stella inizia tagliando i "rami secchi". L'avvocato vicentino messo alla guida della casa di...

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Il commissario dell'Iras Tiziana Stella inizia tagliando i "rami secchi".

L'avvocato vicentino messo alla guida della casa di riposo dalla Regione dopo l'incolore esperienza del Consiglio di amministrazione di Fabiano Rizzo, sostituito dal vice Pierantonio Moretto dopo che il numero uno si era dimesso, ha sospeso dall'incarico il vice direttore dell'Iras. Le motivazioni sono particolarmente pesanti. Come si legge nel documento approvato da Stella: «Il decreto del 2 agosto 2016 (quello che ha nominato il vicedirettore, ndr) risulta carente di motivazione, nonché incongruo, quanto ai criteri di scelta del nominato». Questo perché la persona scelta, ad avviso del commissario regionale, risulta «priva di specifiche competenze amministrative gestionali». Insomma, un doppio errore: non solo il soggetto scelto non è adatto, ma anche il direttore non aveva i poteri per nominarlo.
Le sigle sindacali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil avevano incontrato il commissario a inizio mese. Quello che più sembra aver infastidito i rappresentanti sindacali dei lavoratori, in un quadro tutt'altro che roseo per le due case di riposo comunali della città, è che l'Iras abbia provveduto proprio a nominare un nuovo vicedirettore con un'indennità annuale di novemila euro. L'incarico era stato assegnato a una dipendente, operativa già da anni all'interno della struttura e rientrava nel quadro di assegnazione delle posizioni organizzative sanitarie. Come si può leggere nel decreto, firmato dal direttore generale, Giovanni Luca Avanzi, alla dipendente veniva assegnato «l'incarico di coordinatore dell'ambito socio-sanitario facente funzioni vicarie del direttore».

La decisione è stata presa pochi giorni prima del commissariamento da parte della Regione, motivo per il quale i sindacalisti hanno richiesto al commissario di ritirare la delibera sia per il momento poco opportuno nel quale è stata fatta, sia perché la decisione non è stata presa di concerto con le rappresentanze sindacali.
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Il Gazzettino