DAVOS - Da una parte il finanziere, dall'altra il filantropo. George Soros a Davos gioca sui due ruoli. E lo fa anche parlando di Bce. Le misure adottate - sostiene - sono...
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L'Europa è quest'anno a Davos uno dei tre pallini di Soros. Il primo è la rinascita della Russia («ma Putin e Russia non hanno sempre gli stessi interessi»), il secondo la nuova democrazia ucraina. Il terzo è l'Europa che «si sta disintegrando, è in deflazione ed è depressa economicamente».
L'Ucraina è nel cuore - e molti dicono anche nel portafoglio - di Soros e a Davos non lo nasconde. Invita alla cena con i giornalisti il ministro dell'economia dell'Ucraina, Natalia Yaresko e il governatore della banca centrale ucraina. E dal palco lancia un appello all'Europa «che si deve dare una mossa e si deve svegliare sulla rinascita della Russia. Deve dare all'Ucraina un supporto finanziario perché altrimenti sarà la prima a rimetterci. L'aggressione russa non solo determinerà il futuro dell'Ucraina ma anche dell'Ue». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino