Sono 20mila i risparmiatori di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca rimasti nel limbo. A fare la stima è il Movimento difesa del cittadino (Mdc) Fvg che ha promosso un...
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Ed è questa, pare, l'unica strada che altrimenti, in caso di ricorsi individuali, comporterebbe per i risparmiatori delle province di Udine e Pordenone cifre esorbitanti per vedersi riconoscere un ristoro dalle banche. Per lo più, in Friuli, si tratta di persone anziane, che hanno vissuto la perdita dei risparmi di una vita come una tragedia personale e familiare e a differenza dei vicini veneti, faticano di più a farsi avanti. «La proposta di concordato delle banche per noi è irricevibile e umiliante prosegue Englaro molti hanno accettato per far fronte a problemi economici oppure per rimuovere il trauma».
In loro aiuto, fa sapere l'avvocato Sergio Calvetti, anche una squadra di 50 psichiatri che verificheranno lo stato di stress e il danno biologico subito dai risparmiatori dopo l'impennata di accessi ai reparti di cardiologia e neurologia a seguito di quella che il legale Andrea Arman, Coordinatore delle Associazioni Banche Popolari Venete Don Enrico Torta, non esita a definire «un attacco di natura finanziaria». Il Movimento esorta le centinaia di risparmiatori friulani, oltre ai 300 che già hanno aderito all'azione collettiva, a non mollare, un invito che arriva anche dal sindaco Furio Honsell alle «vittime che ancora possono pretendere. Non lasciatevi intimidire, oggi la giustizia è dalla parte di chi si ribella».
In sala tante persone anziane che, secondo Englaro «ritengono di dover subire questo stato di cose»; a molti sembra uno scoglio insormontabile contrapporsi alle banche, «ma conclude il presidente di Mdc ci sono concrete possibilità di ottenere un ristoro».
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Il Gazzettino