«Solo una pezza per rimediare ai disastri finanziari di Renzi»

«Solo una pezza per rimediare ai disastri finanziari di Renzi»
BELLUNO - «Cancellare l'Imu sui terreni agricoli». È la richiesta senza «se» e senza «ma» di Raffaella Bellot e Patrizia Bisinella. Le due senatrici leghiste tornano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BELLUNO - «Cancellare l'Imu sui terreni agricoli». È la richiesta senza «se» e senza «ma» di Raffaella Bellot e Patrizia Bisinella. Le due senatrici leghiste tornano sull'allargamento dell'imposta municipale ai terreni agricoli. E attaccano. «La proroga è solo una pezza per rimediare in extremis ai disastri finanziari del Governo Renzi - affermano Bellot e Bisinella -. Quell'imposta è aberrante e deve essere cancellata subito». Lo j'accuse, con tanto di richiesta perentoria, arriva nel giorno in cui in Senato è iniziato l'esame del decreto-legge che posticipa il pagamento dell'Imu agricola al 26 gennaio. «L'imposta è stata introdotta in tutta fretta per rimediare ai pasticci di bilancio del governo Renzi - proseguono le due senatrici del Carroccio -. Non possono essere i cittadini e i Comuni a pagare per gli errori del premier». Per Bisinella e Bellot è in atto un «attacco alla montagna». «Dall'Imu agricola al taglio degli incentivi per il riscaldamento nelle zone montane, fino al recente rincaro Iva (dal 10 al 22%, ndr) sui pellet, il Governo si sta accanendo sulla nostra montagna, dimostrando menefreghismo per territori che già vivono reali difficoltà legate a carenza di servizi, collegamenti spesso insufficienti, taglio dei fondi, dissesto e spopolamento».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino