Solisti eccellenti con l'Orchestra d'archi Arrigoni

Solisti eccellenti con l'Orchestra d'archi Arrigoni
SAN VITO - (cl.del.) Sarà l'Accademia d'Archi Arrigoni, preparata da Domenico Mason, ad aprire San Vito Musica questa sera alle 20.45 all'Auditorium Concordia di San Vito al...

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SAN VITO - (cl.del.) Sarà l'Accademia d'Archi Arrigoni, preparata da Domenico Mason, ad aprire San Vito Musica questa sera alle 20.45 all'Auditorium Concordia di San Vito al Tagliamento, direttore il carismatico violoncellista Enrico Bronzi, fondatore del Trio di Parma, professore all'Universität Mozarteum Salzburg e direttore artistico dell'Estate Musicale di Portogruaro. Il concerto propone un interessante scorcio sul '900 tonale. Si inizia con Quiet City di Aaron Copland, che nel 1940 rielaborò la propria musica di accompagnamento all'omonimo pezzo teatrale di Irwin Shaw. Vi si narra di un ragazzo che vagabonda per una New York crepuscolare, avvolgendo di malinconia il suo sogno di diventare un famoso trombettista. Il pezzo, per orchestra d'archi, tromba e corno inglese, vede la partecipazione di due solisti di fama: Piergiuseppe Doldi, prima tromba dell'Orchestra del Gran Teatro La Fenice, che vanta collaborazioni con orchestre e direttori di livello internazionale, e Claudia Pavarin, già primo oboe della Fvg Mitteleuropa Orchestra e ora del Teatro dell'Opera di Lubiana. Si continua poi con il Concerto per pianoforte con accompagnamento di orchestra d'archi e tromba di Dmitri Shostakovich, più noto come primo concerto per pianoforte. Di quest'opera Shostakovich scrisse: «La nostra epoca è un'epoca eroica, piena di vigore e di gioia di vivere» e ancora «Voglio difendere il diritto di ridere nella musica seria». Il compositore vi mescola temi beethoveniani, citazioni haydniane, canzoni ebree, temi di danza e autocitazioni, reinterpretate con ironia e piglio clownesco. Al pianoforte Chiara Opalio, giovane musicista formatasi nelle più prestigiose scuole italiane e internazionali. Al termine il Concerto per archi di Nino Rota: un colto pastiche di colori dal lirico al grottesco al paradossale.

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Il Gazzettino