CASTELMASSATra le associazioni massesi operanti in ambito sociale il Gruppo di volontariato vincenziano, è stata una delle più attive in questi mesi critici: dalla consegna a...
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Tra le associazioni massesi operanti in ambito sociale il Gruppo di volontariato vincenziano, è stata una delle più attive in questi mesi critici: dalla consegna a domicilio di generi alimentari alle famiglie bisognose, all'iniziativa Accompagna un bimbo a scuola per dare materiale per l'istruzione dei bimbi in età scolare, dall'acquisto di 5 tablet (grazie anche al contributo della Caritas Diocesana di Adria e Rovigo) consegnati in comodato d'uso gratuito a ragazzi sprovvisti di dispositivi per la dad cui è stata fornita anche la connessione ad Internet, al sostegno delle rette alla scuola materna parrocchiale e al doposcuola, fino a potenziare l'attività del Centro d'ascolto vicariale collaborando inoltre con il Comune che ha in Alessandra Carta, assessore alle Politiche Sociali, anche una rappresentante volontaria in grado di avere una visione completa del sociale per intervenire dove serve.
L'ultima iniziativa è stata Una calza per Carità. Per l'Epifania, il gruppo allestiva una bancarella alle porte della chiesa con le calze della befana artigianali confezionate dalle volontarie in cambio di un contributo simbolico. Quest'anno, per l'emergenza sanitaria, non volendo rinunciare all'iniziativa che per il gruppo è un'importante occasione per raccogliere fondi, le volontarie hanno dato la possibilità di prenotare telefonicamente le calze e riceverle poi a casa.
Il telefono del Gvvè stato inondato di richieste. Un centinaio le calze consegnate alle famiglie massesi, di Castelnovo e Ceneselli. «Il Gvv dice la presidentessa Marisa Ferrigato - è un'associazione di volontariato in cui prevale la dimensione del servizio e dell'aiuto a favore di persone emarginate; non è un'agenzia di servizi e non è neppure il proseguimento dell'Amministrazione comunale ma concorre con questa al bene comune e al sostentamento delle persone fragili, basandosi sull'esempio di San Vincenzo».
Paolo Gilioli
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Il Gazzettino