«Soldi ai privati: ora basta»

«Soldi ai privati: ora basta»
LA POLEMICABasta denaro ai privati, altrimenti sarà informata la Corte dei Conti. «Urgono importanti osservazioni», esordisce il capogruppo di Belluno è di tutti, Paolo Gamba,...

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LA POLEMICA
Basta denaro ai privati, altrimenti sarà informata la Corte dei Conti. «Urgono importanti osservazioni», esordisce il capogruppo di Belluno è di tutti, Paolo Gamba, che parla di «spacconate e smentite», che arrivano «dal sindaco Massaro negli ultimi giorni, negli ultimi mesi e negli ultimi anni». L'ex candidato sindaco del centro destra è un fiume in piena: «È tristissimo osservare come, dopo l'assurda sfilza di progetti estratti dal cilindro in questi anni, non si sia mai giunti concretamente a un progetto sostenibile e condiviso da Comune, Provincia e Regione incalza Paolo Gamba -. Venti giorni fa, Massaro preannunciava, entro dieci giorni, la nascita di una new.co, una società pubblico-privata, di cui oggi non vi è traccia e della quale il sindaco posticipa la fantomatica fondazione a febbraio o marzo del prossimo anno, in concomitanza con le elezioni regionali».

IL PARADOSSO
Situazione quasi paradossale, che ha il sapore, secondo Gamba, di «una fake news o quanto meno una strana prospettiva, dato che il rinnovo del Consiglio del Veneto non consente di impegnare un organismo che ancora non esiste, come invece vorrebbe far credere il sindaco. E che dire della società Alpe del Nevegal? Dopo aver dichiarato, nei mesi scorsi, di essere disposta a regalare gli impianti e che non li avrebbe comunque aperti, se non si fosse trovata una soluzione entro il 20 settembre, oggi annuncia invece che li aprirà a ranghi ridotti». Il consigliere entra nello specifico, non tralasciando nulla. «Anche l'anno scorso il Comune, non si sa come, ha finanziato la società con un escamotage, ovvero l'acquisto di skipass per 30mila euro, cosa già fatta in precedenza tramite il famoso consorzio turistico Adorable dell'allora assessore Valerio Tabacchi. L'Alpe del Nevegal, non avendo ottemperato a quanto richiesto dalla legge (con la sostituzione dell'impianto delle Erte Alte, per la quale aveva richiesto finanziamenti pubblici) prosegue Paolo Gamba - non riesce ora a rendere pienamente operativi gli impianti del Colle e dichiara che, per aprire almeno quelli della parte bassa (Campo Scuola e Coca Bassa) necessita di un contributo da Comune e Regione di circa 200mila euro, pari alle perdite finanziarie stimate derivanti dalla mancata messa in funzionamento degli impianti della parte alta fa sapere il consigliere -. Mi pare che chiunque sia capace di fare investimenti con soldi pubblici».
IL RIFIUTO

Belluno è di tutti, non darà «mai la propria approvazione all'erogazione di un contributo alla società privata da parte di Comune e Regione. Se ciò dovesse avvenire, sotto qualsiasi forma, saremo costretti a presentare immediatamente un esposto alla Corte dei Conti». Federica Fant
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Il Gazzettino