Soffiate sulle indagini, in aula Galan come teste

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FUGA DI NOTIZIE

PADOVA Si sta avviando alla conclusione il secondo processo, dove è imputato l'ex comandante della sezione di polizia giudiziaria della Procura, Franco Cappadona. L'ex carabiniere deve rispondere dei reati di favoreggiamento personale, rivelazione e utilizzo di segreti d'ufficio in concorso con l'ex portaborse del Doge trevigiano Carlo Bernini, il settantenne Franco Ferlin, figura di spicco della Tangentopoli veneta dei primi anni Novanta. Cappadona, secondo l'accusa rappresentata dal sostituto procuratore Federica Baccaglini, avrebbe raccontato al telefono gli sviluppi delle indagini in corso informando politici di spicco e amici degli accertamenti in atto da parte della Procura. Sarebbe stata una sua soffiata a Carlo Emanuele Pepe, direttore generale di Arpav, a inguaiare Ferlin. Era l'inizio del 2011. Pepe avrebbe infatti raccontato a Ferlin quanto appreso dall'allora comandante della squadra di polizia giudiziaria. E l'ex portaborse di Bernini avrebbe a sua volta avvisato il destinatario della soffiata. Si tratterebbe di Aldo Luciano Marcon, già direttore dell'Ater e condannato a due anni e nove mesi nel processo Pantano. Ma quasi sicuramente questo filone andrà prescritto, perchè sono già trascorsi sette anni. Nell'aprile 2013 invece Cappadona avrebbe riservato identico trattamento all'ex governatore del Veneto Giancarlo Galan avvertendo l'allora consigliera regionale forzista Regina Bertipaglia che la Guardia di finanza stava compiendo accertamenti su Villa Rodella a Cinto Euganea nell'ambito delle indagini sul Mose. Quindi nel luglio ancora del 2013, l'ex luogotenente dell'Arma, avrebbe informato l'ingegnere Tiziano Pinato che era intercettato con Fortunato Capparotto nell'ambito di un'inchiesta per turbativa d'asta. Francesco Luise di Piove avrebbe avvertito al telefono l'amico Ivone Sartori che era indagato e intercettato per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale. E come fonte avrebbe indicato Cappadona. Luise aveva affidato soldi a Sartori da investire in Florida. La prossima udienza è stata fissata per il primo giugno e sono stati chiamati a testimoniare, in favore dell'accusa, Giancarlo Galan e Regina Bertipaglia. L'11 giugno sarà la volta dei teste della difesa e Cappadona ha già espresso la volontà di rilasciare dichiarazioni spontanee davanti ai giudici del Tribunale collegiale. Intanto l'ex carabiniere è ancora in Appello per la sua condanna in primo grado a quattro anni nel processo Arpav.

Marco Aldighieri
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Il Gazzettino