SOCIALE PORDENONE «È fin troppo facile ironizzare sul linguaggio che

SOCIALE PORDENONE «È fin troppo facile ironizzare sul linguaggio che
SOCIALE PORDENONE «È fin troppo facile ironizzare sul linguaggio che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SOCIALE

PORDENONE «È fin troppo facile ironizzare sul linguaggio che caratterizza ormai da tre anni l'amministrazione a guida Ciriani: squadra, sentinelle, perlustrazione...sicurezza. Perimetro ideologico rimarcato di continuo, in sintonia con le logiche dei partiti nazionali di riferimento (Fratelli d'Italia e Lega) e che ora viene applicato anche al territorio della povertà estrema». La consigliere del Pd Daniela Giust replica così alla nuova iniziativa dell'assessore Eligio Grizzo. «Nello specifico, ci riferiamo alla prevista costituzione di una squadra di sentinelle che, in accordo con l'Ambito, dovrà perlustrare il territorio per scovare i poveri e intervenire per offrire loro una nuova opportunità di reinserimento sociale. Ironia a parte, va detto subito - aggiunge Giust - che ogni forma di lotta vera alla povertà è la benvenuta. Sappiamo che esistono situazioni al limite della sopportazione, e dunque lo stanziamento di 195 mila euro da parte di Stato e Regione non può che essere visto in modo favorevole, uno strumento in più per consentire a ciascuno una vita quantomeno sufficientemente dignitosa». Ma l'esponente Pd aggiunge: «Il primo dubbio riguarda quello che a noi sembra un depotenziamento, se il piano dei Comuni dell'Ambito va in porto, della professionalità degli operatori socio sanitari, da sempre persone competenti, semmai in affanno per la mole enorme di lavoro, che da moltissimi anni hanno saputo creare sinergia e presenza strutturata e continuativa nel territorio. Ci piacerebbe che il denaro fosse destinato semmai in modo continuativo a un potenziamento dell'organico esistente, che conosce perfettamente la città e i quartieri, ha già instaurato contatti con le persone in difficoltà, ha anni di esperienza, formazione, stabilità. Perché innestare una nuova quanto esterna unità anti povertà?». Un'altra perplessità riguarda proprio l'estemporaneità del finanziamento. «Quest'anno, e poi? Il fatto che il Comune intenda attuare questo progetto a costo zero non è per niente una premessa di continuità. Sia chiaro, sosteniamo convintamente la necessità che Comune e Ambito affrontino in maniera sempre più capillare la questione povertà, estendendo l'intervento, come affermato dall'Assessore Grizzo, anche ai migranti e ai richiedenti asilo. Passaggio non di poco conto, se pensiamo a quanto in questi anni il tema migranti abbia diviso la città, e quanto sia stato negativo l'aver rifiutato di far aprire alla Croce Rossa un centro di ospitalità».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino