Era stata creata per aiutare il tribunale a smaltire le pile di pratiche rimaste arretrate a causa della cronica carenza di personale. Dopo un paio di anni, però, la fondazione...
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Treviso Giustizia, sulla scia dell'analoga fondazione creata a Modena, aveva il compito di aiutare il tribunale a far fronte in particolare al drastico aumento delle esecuzioni immobiliari e dei fallimenti. In un periodo di crisi economica, l'obiettivo principale era quello di tagliare i tempi di attesa e i costi delle procedure. Per questo la fondazione aveva selezionato due figure professionali capaci di dar fondo alle pratiche arretrate. In più, c'era il proposito di informatizzare gli uffici. Così da poter avviare il progetto del processo civile telematico. Adesso, però, è sfumato tutto. In modo definitivo. Non è un periodo di pausa: la fondazione viene proprio smantellata. E i soldi rimasti nel fondo iniziale da 105mila euro verranno addirittura liquidati e restituiti a ogni socio fondatore. «In ballo c'erano cifre praticamente irrisorie, ma che per noi erano importanti -conclude Schiavon- adesso diranno che è colpa della spending review, ma la verità è che l'esperienza non interessava perché non portava vantaggi diretti. Il punto è che chi ne beneficiava erano i cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino