Sms alla ex: «Faccio esplodere tutto»

Sms alla ex: «Faccio esplodere tutto»
IL CASOTREVISO Ha rubato le chiavi dell'ex fidanzata e si è introdotto nell'appartamento dei genitori di lei, rubando quanto di prezioso era custodito in casa. Poi ha preso il...

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IL CASO
TREVISO Ha rubato le chiavi dell'ex fidanzata e si è introdotto nell'appartamento dei genitori di lei, rubando quanto di prezioso era custodito in casa. Poi ha preso il telefonino e le ha inviato un messaggio WhatsApp: «Ora apro il gas e faccio saltare in aria tutto lo stabile». Lei, appena sollevato lo sguardo dal cellulare, ha chiamato subito la polizia. Era terrorizzata. Era sicura che l'uomo con cui aveva interrotto una relazione meno di un anno fa e che continuava a minacciarla fosse disposto a tutto. Con sé, si scoprirà più tardi, l'uomo aveva pure un machete con una lama lunga 30 centimetri. Ma quando gli agenti delle volanti sono arrivati, martedì sera, nella palazzina in zona Borgo Cavalli, di lui non c'era più traccia. Luigi Mennella, 45enne di origini campane, era uscito dall'appartamento e si era nascosto in un giardinetto vicino. Poi però è uscito allo scoperto, si è rannicchiato dietro a una macchina, ed è lì che è stato individuato dai poliziotti: aveva sulle spalle uno zainetto. Dentro, oltre al machete, una carta di credito sottratta al padre dell'ex fidanzata, una penna stilografica e svariati francobolli. Quando ha capito che ormai non c'era più scampo ha aggredito gli agenti. Si è scagliato contro di loro per poi tentare di farsi del male con degli atti autolesionistici. È stato subito arrestato e portato in questura, da dove è stato poi temporaneamente trasferito in pronto soccorso per essere medicato.

PERICOLOSO
Mennella è un soggetto noto alle forze dell'ordine, con diversi precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, percosse, maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate. La scorsa primavera era stato anche arrestato dai carabinieri di Treviso proprio nell'appartamento da dove ha mandato l'altra sera l'sms con cui minacciava di far saltare tutto in aria. All'epoca aveva assunto la funzione di badante della madre della ex compagna, fortunatamente in questi giorni assente, perchè in ospedale. Qui aveva avuto una discussione con un 29enne di Povegliano. Questioni di droga, stando a emerse in seguito, e al termine della lite il 45enne impugnò una pistola ed esplose un colpo, centrando in pieno il polpaccio sinistro del giovane (che si presentò in ospedale solo il giorno dopo l'episodio). Anche nei confronti della ex, nei mesi successivi, si era dimostrato violento, minacciandola a più riprese proprio perchè lui non accettava la fine della loro relazione.
L'ALLARME

Il timore che potesse lasciarsi andare a qualche gesto inconsulto era insomma concreto. E per questo l'ex compagna, appena ricevuto il messaggio in cui il 45enne minacciava di provocare un esplosione con il gas della cucina, ha subito chiesto l'intervento della polizia di Stato. Gli agenti, erano circa le 21 di martedì sera, sono arrivati in Borgo Cavour in una manciata di minuti. Ma Mennella, nel frattempo, era uscito dall'appartamento e aveva fatto perdere le sue tracce. Gli agenti hanno setacciato da cima a fonda lo stabile, senza trovarlo. Non aveva fatto però molta strada. Sentite le sirene si era nascosto poco distante, nel giardinetto di un asilo privato, in attesa che le acque si calmassero. Quando credeva che il campo fosse libero, è uscito allo scoperto saltando un muretto di recinzione, ma si è accorto che i poliziotti erano ancora in zona. Stanato dietro a una macchina, ha cercato di fuggire in bici prima di essere bloccato dalla polizia. Arrestato per i reati di furto in abitazione, furto (delle chiavi di casa), minaccia aggravata e porto di oggetti atti ad offendere, è stato trattenuto in camera di sicurezza (salvo il breve ricorso alle cure mediche dell'ospedale) fino a ieri mattina, quando è comparso davanti al giudice per la direttissima. Chiesti i termini a difesa dal suo legale, per Mennella, di fatto senza un domicilio fisso, si sono aperte le porte del carcere di Santa Bona.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino