Slot, stretta su orari e distanze

Slot, stretta su orari e distanze
SAN DONÀAltro giro di vite in arrivo contro il gioco d'azzardo: l'ultimo tassello riguarda gli orari di apertura e la distanza da altre attività. Con un inasprimento delle...

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SAN DONÀ
Altro giro di vite in arrivo contro il gioco d'azzardo: l'ultimo tassello riguarda gli orari di apertura e la distanza da altre attività. Con un inasprimento delle sanzioni.

Il Comune intende adattare il proprio regolamento ai requisiti previsti dalla Regione. La modifiche saranno proposte dal sindaco Andrea Cereser nei prossimi Consigli comunali fissati per martedì 17 e 24 marzo, a porte chiuse per l'allerta coronavirus. In totale sono 51 gli esercizi in cui sono presenti le macchinette mangiasoldi a San Donà, suddivisi tra sale Vlt (ossia Video lottery terminal), sale scommesse, sale giochi, bar e tabaccherie. In media un punto-giochi ogni 800 abitanti. Se i permessi per sale scommesse e Vlt sono rilasciati dalla Questura di Venezia, per sale giochi, bar e tabaccherie spettano invece al Comune che, nei primi due mesi del 2020, ha ricevuto cinque richieste di modifiche relative alle macchinette. Elisa Veronese, presidente della commissione statuto e regolamenti, spiega: «La legge regionale ha mutuato gran parte di quanto già adottato nel 2016 dal regolamento comunale di San Donà che ha fatto da apripista in materia».
LE REGOLE
Tra le novità il regolamento di San Donà prevede il limite massimo di dieci ore per queste attività di gioco, da esercitare tra le 9 e le 22. «La Regione ha individuato tre fasce orarie di interruzione obbligatoria riprende Veronese -. Non si potrà giocare dalle 7 alle 9, dalle 13 alle 15 e dalle 18 alle 20. È previsto, inoltre, che i Comuni possano aggiungere ulteriori fasce orarie di chiusura, il sindaco Andrea Cereser deciderà con una valutazione in un momento successivo. E cambiano anche le sanzioni in caso di violazioni degli orari: da 500 euro per ogni violazione si passa a 500 euro per ogni apparecchio da gioco. Queste disposizioni sono valide per tutti gli esercizi».
In merito alle distanze dai luoghi sensibili, il regolamento comunale vieta già l'apertura se si è al di sotto di 500 metri da scuole e punti di aggregazione sociale e di 200 dagli sportelli Bancomat. «La Regione ha aggiunto una lista di altri luoghi considerati sensibili e dai quali va rispettata la distanza minima di 400 metri: palestre, centri di formazione per giovani, ospedali, ambulatori, residenze per anziani, teatri, cinema, esercizi di compravendita di oggetti preziosi e di oro, oltre a istituti di credito e bancomat, stazioni ferroviarie e degli autobus. La sanzione in caso di mancato rispetto delle distanze è di duemila euro per ogni apparecchio». Sempre nel regolamento comunale altro punto fondamentale riguarda l'arredamento, e cioé l'assenza di vetrofanie per consentire ai giocatori di rendersi conto del passare del tempo ed evitare un possibile effetto deriva; nelle aree destinate a slot machine e punti scommessa sono vietate sedie, sgabelli e panche, in modo da limitare il protrarsi del gioco che possa facilitare una dipendenza cronica.

Davide De Bortoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino