Sinistra unita contro i dem «Noi l'alternativa di governo»

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POLITICA
UDINE «Forse il Pd pensava che scherzassimo. Invece ora siamo davvero in campo e abbiamo un capo. Ci siamo a livello nazionale e a livello regionale». Così Carlo Pegorer, coordinatore regionale di Mdp, il giorno dopo il discorso con cui il presidente del Senato Pietro Grasso si è ufficialmente messo alla guida delle anime della sinistra all'esterno del Pd con il motto «Liberi e uguali». E Serena Pellegrino, deputata e leader di Sinistra italiana in regione, rafforza il concetto: «Siamo in totale discontinuità con Matteo Renzi e Debora Serracchiani». A questi due brand politici si aggiunge anche Possibile e il fronte «rosso» si presenta per ora compatto in Friuli Venezia Giulia per essere un' alternativa ai Democratici. Pegorer non ci gira tanto in torno, ammette che il candidato alla regionale del 2018 del Pd, Sergio Bolzonello, non si è fatto sentire per costruire una colazione di centrosinistra, nonostante che «il gruppo che lo affianca nel suo percorso stia cercando di lavorare sistematicamente al nostro interno».

l punto è che, afferma ancora con più convinzione ora che Grasso è entrato in azione, «il Pd e il suo candidato una profonda riflessione sul governo di questa legislatura non l'ha fatta. Non si sono resi conto che aggiunge il senatore ex Pd - nel Centrosinistra c'è stata una frattura per metodo e contenuti e che non si può pensare di ricucire con una pennellata di nuovo sul muro». In sostanza, per ora la totale apertura al dialogo assicurata da Bolzonello e dal suo partito non riesce a fare breccia negli alleati e compagni di partito di un tempo. «Il problema è la continuità con la Giunta uscente prosegue l'esponente di Mdp -, resa ancora più evidente dal fatto che tra i suoi sponsor ci sia anche la presidente Debora Serracchiani».
Mdp, così, non sente neppure la segretaria regionale dei Dem, Antonella Grim, che non più tardi di ieri ha riaffermato «la disponibilità del partito a costruire una coalizione di Centrosinistra la più ampia possibile, che coinvolga tutte le forze, a partire da coloro che in questi anni hanno governato con noi bene il Friuli Venezia Giulia». Su questo punto, però, interviene anche Pellegrino per evidenziare che la Sinistra italiana Fvg di oggi le distanze dal Governo Serracchiani e dal Pd degli ultimi anni le ha prese non da oggi. «Stefano Pustetto, consigliere regionale eletto con Sel, ha lasciato il partito il giorno non gli è riuscito di essere capogruppo puntualizza -; Giulio Lauri è stato più volte richiamato dall'assemblea di Sel per le sue posizioni troppo filo governative e in dissonanza con il suo partito. Fino a che nel luglio del 2015 le nostre strade si sono divise». Perciò, prosegue, «noi siamo coerenti con il nuovo progetto che si sta costruendo con Grasso e non potremmo essere più distanti dai Dem». Pellegrino a Bolzonello non fa sconti quanto ad affinità con Serracchiani, poiché «rappresenta la continuità e la stessa presidente lo sta presentando così».

Grim cerca di annodare i fili comuni almeno con i bersaniani, ricordando che «in Friuli Venezia Giulia abbiamo elaborato un percorso condiviso anche con Mdp, raggiungendo risultati importanti in tema di sostegno delle fasce più fragili. Vogliamo continuare su questa strada», assicura Grim. Ma le anime di sinistra, dopo che a Cervignano due settimane fa hanno trovato l'unità in regione e domenica a Roma hanno sentito l'afflato dei 5mila convenuti a sentire il debutto politico di Grasso, paiono non sentirci. Almeno fino alle politiche, poi non è detto che per le regionali qualcosa possa mutare. Anche se le posizioni di Pellegrino lasciano pochi spazi all'interpretazione: «Siamo ben consapevoli che la legge elettorale regionale lascia a casa il candidato presidente che arriva terzo dice -, ma noi vogliamo mettere in evidenza l'importanza della rappresentanza dei cittadini». Come dire che l'obiettivo non è la presidenza, ma la presenza di qualche consigliere in Aula. Anche a costo di far perdere le elezioni al Pd.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino