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PADOVA Con i tagli agli stipendi di sindaco e assessori, il Comune finanza i progetti contro la violenza di genere. È in fase di liquidazione il contributo di 26 mila 421,24 euro, derivante dal taglio dei compensi di sindaco e giunta, in favore del Centro Veneto Progetto Donna. «Abbiamo scelto di destinare questi soldi spiega in una nota palazzo Moroni a chi compie un'attività fondamentale a fianco delle donne vittime di violenza. Purtroppo ogni giorno la cronaca ci ricorda come la violenza sulle donne e il femminicidio siano un'emergenza davanti alla quale è impossibile chiudere gli occhi. Come amministrazione siamo impegnati nel sostegno istituzionale alla lotta per la parità e contro la violenza di genere, con progetti di assistenza alle vittime e sensibilizzazione sul tema, ma abbiamo voluto anche dare un aiuto tangibile destinando al Centro Veneto Progetto Donna, che a Padova costituisce un punto di riferimento importante per tutte le donne che decidono di denunciare la violenza, assistendole sotto tutti i punti di vista». La somma di 26.421,24 euro in corso di liquidazione è relativa alle decurtazioni dei primi sei mesi di amministrazione. In Comune è anche attivo Lo Sportello donna, un servizio gratuito finanziato con il contributo della Regione, che lo ha riconosciuto tra i servizi permanenti sul territorio Qui Donna. Lo sportello è gestito in convenzione con il Centro Veneto Progetto Donna - Auser, che mette a disposizione un'équipe composta da psicologhe-psicoterapeute, avvocate, educatrici e volontarie; ed è in stretto collegamento con i servizi socio-sanitari e le realtà del privato sociale. Lo sportello può contare sulla collaborazione della Camera di Commercio. Lo sportello offre un servizio di ascolto e accoglienza alle donne che vivono situazioni di disagio personale, familiare e relazionale.
Al.Rod.
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Il Gazzettino