«Sindaco, deputati fatevi sentire»

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BELLUNO - Per la polizia postale bellunese non arrivano buone notizie: è confermata l'intenzione di chiudere la sezione di via Vittorio Veneto. Lo comunica il Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) di Belluno in una nota. «Nella riunione di giovedì 20 luglio a Roma tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza e le organizzazioni sindacali di categoria è stata confermata l'intenzione di chiudere la Sezione bellunese, si salva invece quella di Treviso». E il Sap bellunese si chiede quali siano i criteri delle chiusure delle sezioni in Italia. «L'unica motivazione - ipotizza il Sap - pare essere quella che in questo modo si procederà ad una chiusura degli uffici con un percorso graduale e di minore impatto sull'opinione pubblica che non accoglierebbe positivamente l'arretramento dal territorio dei presidi di polizia. Per noi la reale spiegazione a questa scelta infausta continua ad essere sempre la medesima, ovvero che il piano di chiusura non sia ispirato ad alcun progetto di razionalizzazione, ma sia semplicemente un taglio lineare dovuto alla carenza organica complessiva che a livello nazionale ammonta a 18.000 unità». Il probabile futuro per i 9 operatori (erano 13 nel 2010) della Postale bellunese sarà il trasferimento a Treviso o la collocazione nella nuova sezione reati informatici della Squadra Mobile. «Auspichiamo -dice il Sap - una revisione del provvedimento, così come avvenuto per l'ipotesi di accorpamento della Questura di Belluno con quella di Treviso. Invitiamo quindi ancora una volta tutte le autorità politiche ed istituzioni locali ad intervenire prima che sia veramente troppo tardi. In merito spiace registrare che ad oggi, a differenza del senatore Piccoli e del consigliere regionale Gidoni, non risulti pervenuto il sindaco Massaro, al quale avevamo scritto una lettera aperta venti giorni fa. E chissà che non ci sorprenda l'onorevole De Menech che sino ad ora non ha mai risposto ai nostri appelli».

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Il Gazzettino