Sindaci sul palco col tricolore «Che errore». «No, è giusto»

Sindaci sul palco col tricolore «Che errore». «No, è giusto»
LA MANIFESTAZIONETREVISO Da Roma alla Marca la distanza è breve. E l'eco della manifestazione di piazza Del Popolo arriva, sotto forma di un fiume in piena di polemiche, anche in...

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LA MANIFESTAZIONE
TREVISO Da Roma alla Marca la distanza è breve. E l'eco della manifestazione di piazza Del Popolo arriva, sotto forma di un fiume in piena di polemiche, anche in Veneto. A far discutere sono, a vario titolo, gli amministratori leghisti giunti nella Capitale. I sindaci, innanzi tutto. Daniele Ceschin, vice sindaco di Mogliano, ha postato sul web un'immagine dei primi cittadini del carroccio con tanto di fascia sul palco della manifestazione.

«Una manifestazione di partito -commenta Ceschin- alla quale i sindaci della Lega partecipano non come militanti, ma indossando il tricolore. Il fascismo inizia quando non si riesce a distinguere tra l'appartenenza a una parte e l'istituzione che si rappresenta. Un fatto gravissimo che meriterebbe un'interrogazione al ministro dell'Interno se non fosse che questi è anche il capo di quel partito». Ma Roberto Ciambretti, commissario provinciale della Lega, presente in piazza Del Popolo, spiega: «I sindaci erano lì proprio come istituzioni; solo loro avevano la fascia, non gli altri amministratori. Rappresentano la comunità ma anche la trincea della politica. La loro presenza sul palco con la fascia non è stata nulla di eccezionale: era accaduto anche a Pontida».

Intanto, a Montebelluna la bagarre si è scatenata per un presunto accenno dell'assessore Michele Toaldo alla rivoluzione. «Salvini più viene attaccato più sale nei sondaggi -è stato il concetto riportato da un giornale nazionale- Ma se l'assedio continua dovremo pensare a una vera rivoluzione. Non vogliamo arrivare a distruggere le città come in Francia, ma insomma...». Davide Quaggiotto, del Pd, si è arrabbiato: «Conosco i due nostri assessori (con Toaldo c'era il capogruppo leghista Adalberto Bordin, ndr) e li rispetto dal punto di vista personale, ma non condivido quanto hanno affermato. Immaginare una sommossa e il caos significa non volere il bene dei cittadini. Chiederemo conto di queste dichiarazioni, e lo faremo anche interpellando il sindaco. Speriamo che dopo Marzio non ci sia solo l'estremismo nel suo gruppo politico». Ma Toaldo ha preso le distanze dalle dichiarazioni attribuitegli: «Quello che ho dichiarato -afferma- è giusto il contrario di quello che il giornalista ha riportato, e cioè, testuali parole: Se non è successa una rivoluzione come in Francia, il merito è di Matteo Salvini, che ha saputo incanalare la protesta e portarla al governo». Anche Roberto Ciambetti, del resto, ha evidenziato che «in piazza Del Popolo i giornalisti erano scatenati a instillare nella bocca delle persone qualcosa che fosse ad effetto».
Laura Bon
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Il Gazzettino