Pace fatta in casa Pd dopo la tempesta di congresso e Primarie? Pare proprio di no. Solo che questa volta i panni sporchi sono stati lavati nella sede di via Mure San Giuseppe....
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Le scorse settimane sono state costellate di indizi, ma è stata la votazione per la nomina dei revisori dei conti supplenti durante l'assemblea dei soci di Polesine Acque la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I vertici del Pd avevano storto la bocca già qualche giorno fa per due episodi che non sono passati inosservati. Il primo è stata la presenza di Chiarioni alla cena con Luca Zaia che si è svolta a Occhiobello; il secondo è stato l'entusiastico sostegno di Raito a Coppola durante la conferenza stampa di presentazione dei finanziamenti regionali per alcuni stralci di piste ciclabili, applaudendola poi su Facebook. In entrambi i casi la loro presenza poteva essere giustificata dal loro ruolo di sindaci, per cui non è arrivata nessuna "tirata d'orecchi".
Diversamente è andata l'altro giorno, in occasione della nomina dei revisori dei conti supplenti. I due primi cittadini, infatti, non hanno sostenuto l'esponente democratica Mara Berto, ex assessore di Fratta. Questo, riferiscono i ben informati, perché non sarebbe stata contemplata nella rosa Irene Bononi, assessore di Occhiobello, ritenuta il vero "deus ex machina" dell'accordo che ha portato Chiarioni a guidare nuovamente la cittadina con il sostegno della Coppola. La faccenda questa volta non è passata sotto silenzio e nelle segrete stanze del Pd è arrivata la sfuriata del segretario provinciale Zanellato, che ha accusato i due di un comportamento sleale, aggravato dal fatto che entrambi rivestono un ruolo di dirigenti all'interno del Partito democratico.
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Il Gazzettino