Simile a Messi, ma lo vuole il Real: fenomeno a 13 anni

Simile a Messi, ma lo vuole il Real: fenomeno a 13 anni
LA STORIARIESE PIO X Il filmato nel quale lo si vede palleggiare con disinvoltura per qualche minuto usando una pallina da tennis e senza mai lasciarla cadere spopola sul web....

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LA STORIA
RIESE PIO X Il filmato nel quale lo si vede palleggiare con disinvoltura per qualche minuto usando una pallina da tennis e senza mai lasciarla cadere spopola sul web. Protagonista un 13enne di Riese Pio X che gioca nel Cittadella e che è seguito con attenzione dal Real Madrid. Il motivo? Il 13enne ha diverse caratteristiche che lo fanno assomigliare maledettamente alla Pulce Lionel Messi, numero uno della squadra rivale del Barcellona. Olgherto Balliu, esterno sinistro classe 2006 in forza alla squadra esordienti granata, con l'asso argentino ha infatti in comune non solo alcune qualità tecniche, ma anche l'altezza che raggiunge a stento il metro e 45, misura destinata ad aumentare, ma non così tanto.

PADRE ALBANESE
Il ragazzino, vive con il papà di nazionalità albanese che lavora in una ditta di arredamento e sa farsi valere al punto da aver ricevuto l'attenzione del club madrilista nell'ambito delle varie attività di scouting che svolge in giro per il mondo. Balliu è stato infatti giudicato il migliore di cinquanta ragazzini padovani due anni fa al camp che il Real ha tenuto a Curtarolo (Padova), ricevendo poi l'invito per un secondo evento a Torino, con altri sette bambini. Lui però è stato valutato tra i più promettenti, risultato che gli è valso due viaggi nella capitale spagnola per vivere l'esperienza della Ciudad Real Madrid, il centro sportivo del club, più un terzo per uno spot con l'Adidas.
MANI SUL FUTURO

Per ora, anche a causa della giovane età, resta solo un elemento sotto osservazione e su di lui, del resto, hanno messo gli occhi pure alcuni club italiani come l'Atalanta che con il Cittadella ha sempre avuto un rapporto privilegiato, ma la società granata, la storia ormai lo insegna, resta la soluzione migliore per la sua formazione. «Parliamo di un ragazzino con un talento oltre la media per tecnica e palleggio -lo descrive il suo allenatore Alberto Marchesan- piccolo, ma fortissimo nel dribbling e nello stretto. Il classico giocatore di estro o fantasia a cui bisogna dare ancora una direzione in un contesto di gioco di squadra, anche perché a questa età è presto per parlare di tattica» Ed è ancora presto per immaginare scenari futuri. «A Madrid ha vissuto una bella esperienza, da prendere però come un gioco perché per diventare un giocatore professionista c'è tanta strada da percorrere e tanto da imparare. Quello di Cittadella, si sa, è l'ambiente ideale per crescere e questa piazza è stata spesso un trampolino di lancio».
Andrea Miola
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Il Gazzettino