SICUREZZA MESTRE L'idea del Comune, che lo aveva riaperto a fine giugno dopo

SICUREZZA MESTRE L'idea del Comune, che lo aveva riaperto a fine giugno dopo
SICUREZZAMESTRE L'idea del Comune, che lo aveva riaperto a fine giugno dopo otto mesi di lavori, era quella di farne un presidio di legalità in un'area da anni in mano al...

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SICUREZZA
MESTRE L'idea del Comune, che lo aveva riaperto a fine giugno dopo otto mesi di lavori, era quella di farne un presidio di legalità in un'area da anni in mano al degrado. E così è successo: sono bastate le segnalazioni di alcuni cittadini per far sì che gli agenti della polizia locale di Venezia entrassero in azione e ripulissero il parco di Villa Querini da un gruppo di sbandati che negli ultimi giorni erano tornati a farsi vedere nel parco. Pizzicati con le bottiglie in mano, per cinque di loro sono stati staccati altrettanti Daspo urbani: per quarantott'ore quindi non potranno entrare nel parco travolto dalla retata antidroga di luglio 2018 e ora diventato simbolo della rinascita di Mestre.

L'INTERVENTO
Erano circa le 17.30 di giovedì quando tre radiomobili della polizia locale hanno messo a punto un blitz nell'area verde, adesso recintata, e rimessa a nuovo con giostrine per i bambini. Nel parco gli agenti della municipale hanno trovato diverse persone che, sedute sulle panchine, stavano bevendo alcol. Cinque, in particolare, erano già ubriache e alla vista degli agenti della polizia locale hanno dato in escandescenza. I cinque - tre romeni di 32, 37 3 39 anni; un moldavo di 43 anni e un polacco di 47 - sono state multate. Nei loro confronti, la municipale ha emesso anche cinque Daspo.
Tra loro, il caso più eclatante è stato quello del trentaduenne romeno che, nel 2019, era già stato multato dalla polizia dodici volte: otto volte per ubriachezza molesta, tre volte per atti contrari alla decenza e in un'occasione perché bivaccava in pubblico. Se dovesse essere pizzicato a violare il Daspo, ecco che per lui si aprirebbe la firma di un divieto di accesso al centro di Mestre. Una volta identificati e multati, i cinque stranieri sono stati accompagnati dai vigili urbani fuori dal parco, su cui continuano i controlli della polizia.
LA RINASCITA
Il nuovo corso del parco di Villa Querini, primo parco cittadino di Mestre, è cominciato a fine giugno e passa un'area giochi per bambini sorvegliata da cinque telecamere di sorveglianza, dal recupero del giardino delle piante aromatiche, dal rifacimento dei vialetti con il ripristino dei cordoli in legno, e dalla manutenzione delle panchine. Otto mesi di lavoro per un costo di oltre 200mila euro, hanno consentito la realizzazione di nuovi arredi tra cui una nuova recinzione d'acciaio, l'installazione di due panchine e l'installazione di giochi con pavimentazione antitrauma. Ripristinati i sentieri interni al parco e le piazzole; poi l'allestimento dell'area verde per consentire la visibilità dell'area dall'esterno, la demolizione della platea in cemento, la riparazione dell'impianto d'irrigazione. Tutto videosorvegliato da cinque telecamere collegate alla centrale della polizia.

Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino