Sicurezza e profughi, arriva l'Esercito

Sicurezza e profughi, arriva l'Esercito
L'Esercito per controllare le strade della provincia. Da oggi un contingente di lagunari affiancherà la forze di polizia trevigiane con pattugliamenti e guardie nei punti...

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L'Esercito per controllare le strade della provincia. Da oggi un contingente di lagunari affiancherà la forze di polizia trevigiane con pattugliamenti e guardie nei punti ritenuti più sensibili.

«Sto lavorando per potenziare gli organici delle forze dell'ordine trevigiane». Qualche giorno fa il prefetto Laura Lega ribadiva le sue intenzioni per aumentare il livello di sicurezza in provincia «Anche se non ci sono allarmi specifici», ribadiva. E in attesa che l'aliquota di personale in più per polizia e carabinieri si materializzi, a garantire il controllo del territorio ci penseranno anche i militari. Proprio ieri il ministero dell'Interno, sempre su richiesta del Prefetto, ha assegnato alla marca 20 soldati che affiancheranno le forze di polizia nella vigilanza di obiettivi ritenuti sensibili.
Si tratta di un mini contingente del Raggruppamento Lagunari Serenissima con sede a Mestre. Entreranno in servizio immediatamente e saranno concentrati essenzialmente in tre quadranti: Casier, Treviso e Oderzo. Non a caso i tre centri costantemente al centro della discussione per la presenza dei richiedenti asilo.
«Si tratta - spiegano dalla Prefettura - di un impiego mirato che punta a innalzare il livello di sicurezza del territorio e la sua percezione nei cittadini che conferma la linea d'azione severa intrapresa al riguardo».
I lagunari, che opereranno con mezzi propri e sia accanto alle altre forze dell'ordine, verranno impiegati sia in pattuglie lungo le strade della provincia, che di guardia a presìdi fissi.
«La sicurezza è la priorità - spiega il prefetto Lega - dobbiamo garantire ai nostri cittadini la possibilità di vivere in serenità e di sentirsi sicuri nelle proprie città. Lo Stato c'è ed è forte e presente sul territorio in tutte le sue articolazioni. E ha il dovere di garantire la sicurezza quale bene primario».

Il prefetto ribadisce che non ci sono particolari emergenze, ma evidenzia anche che per mantenere questo risultato è necessario investire in tutti quegli strumenti fondamentali per disinnescare possibili percoli: «Non ci sono allarmi specifici della provincia di Treviso - conferma - che viene costantemente monitorata e presidiata con efficacia dalla forze di polizia. Ma il concorso delle forze armate va nella direzione di un potenziamento del controllo del territorio e della strategia di prevenzione».
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Il Gazzettino