«Sì, è povero, ma non vuole migliorare»

«Sì, è povero, ma non vuole migliorare»
Poveri sì, ma non sempre e comunque. Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi, rimette in sesto alcune dichiarazioni di una persona - il signor Walter, cinquantenne...

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Poveri sì, ma non sempre e comunque. Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi, rimette in sesto alcune dichiarazioni di una persona - il signor Walter, cinquantenne residente a Ponte nelle Alpi - che nei giorni scorsi ha ricevuto dai frati di Mussoi pacchi-spesa, denunciando nell'occasione la sua situazione di indigenza.

«Ha affermato che l'amministrazione comunale non fa nulla per lui, in realtà lo stiamo aiutando - sono le parole di Vendramini - abbiamo il settore dei servizi sociali che è uno dei nostri fiori all'occhiello, che riesce a seguire con tempismo molti casi presenti sul territorio».
Il sindaco non nasconde un velo di dispiacere per questo attacco di Walter, che ha affermato «di vivere come un nomade da quando è senza lavoro».
Vendramini sa che per Walter c'era un progetto di ingresso lavorativo: «Ma ci sono singoli che non sempre stanno dentro la cornice delle regole dei piani individualizzati di inserimenti che prospettiamo a chi ha necessità».
Insomma, a detta di chi segue, a Ponte, le situazioni di grave disagio siste, ma il signor Walter è andato un po' sopra le righe. «Le cose sono sempre più complicate di quello che appaiono - conosce il caso di Walter la dirigente del settore sociale, Cinzia Pierobon - lui è veramente povero come dice, ma le soluzioni propostegli per uscire dalla povertà non sono state da lui accettate».
La società, anche con il volontariato, dà risposte. «Ma non si può obbligare una persona a fare scelte che rientrino in un progetto che richiede un certo adeguamento».
Sta di fatto che i frati non fanno domande, non chiedono nome e cognome, non badano al credo religioso. Danno a chiunque bussi al convento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino