IL PROCESSOBELLUNO Ancora un processo a napoletani che raggiravano le polizze fingendo che l'assicurato fosse bellunese per avere prezzi più favorevoli. Alla sbarra per truffa in...
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BELLUNO Ancora un processo a napoletani che raggiravano le polizze fingendo che l'assicurato fosse bellunese per avere prezzi più favorevoli. Alla sbarra per truffa in concorso Vincenzo Vaccaro, 63enne nato a Quarto (Napoli), Anna De Gais, 55enne di Napoli, Gennaro Carbone, 42enne di Pozzuoli, Melissa Di Dio napoletana 36enne, Teresa Ascione, 27enne di Castellammare di Stabia. Sono difesi dagli avvocati Roberto Pregaglia, Mara Vanzetto e Erminio Mazzucco. Ieri, in Tribunale a Belluno, sono stati sentiti il maresciallo che ha effettuato le indagini e Roberto Montenero dell'agenzia di assicurazioni Axa di viale Vittorio Veneto. È stato lui a spiegare come ad un certo punto si sia accorto che qualcosa non quadrava. «Ho visto - ha detto - che due delle carte di identità per le pratiche avevano lo stesso numero serie». Così gli assicurati infatti risultavano residenti a Falcade o Belluno, riuscendo a ottenere prezzi scontati: ma quei documenti erano falsi. Secondo quanto sostenuto dalle difese ieri in aula anche i loro assistiti, ovvero i titolari delle assicurazioni, sarebbero delle vittime: non sapevano certo che chi prometteva prezzi concorrenziali avrebbe poi fatto carte false per garantirli. Ieri doveva parlare anche il legale rappresentante dell'assicurazione Axa che è parte offesa. In concomitanza con la citazione per la prossima udienza è stato chiesto se intende rimettere la querela o interpretare come remissione tacita la sua assenza. Il processo quindi potrebbe finire in un «non doversi procedere».
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Il Gazzettino