Primi consensi all'ipotesi del sindaco Luigi Brugnaro d'introdurre nella città storica delle Ztl pedonali. Secondo Claudio Scarpa, direttore dell'Ava, «la proposta è...
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Sulla stessa lunghezza d'onda Franco Manni di Turive: «La proposta di Brugnaro non ho ancora avuto modo di approfondirla - precisa - In linea di principio, non mi sembra da buttare. Consentirebbe un maggiore controllo di quanti giungono a Venezia per visite rapide e in particolare utilizzando il treno. È il turismo non programmato, infatti, quello che altera la visione e la vivibilità della città, che di suo tra alberghi e bed & breakfast è diventata un immenso centro d'accoglienza a scapito dei residenti. Ma tornando all'ipotesi di lavoro del sindaco, l'ideale sarebbe che mettesse intorno a un tavolo tutti i soggetti che si occupano di turismo e quanti come me hanno avanzato proposte in materia di gestione e regolamentazione dei flussi. Non solo nel tentativo di fare sintesi, ma perché il problema è alquanto complesso e di soluzione tutt'altro che facile».
«Ztl pedonali? La cosa ci piace, la approfondiremo nei prossimi giorni in una seduta ad hoc e ci sembra in sintonia con quanto avevamo proposto per piazza San Marco - aggiunge Marco Scurati del Comitato per il turismo sostenibile - In dettaglio l'ipotesi è tutta da studiare. Ma non mi sembra che necessiti di una modifica della legge speciale, perché le norme ordinarie già consentono a un sindaco d'intervenire su aree specifiche ponendo limitazioni al traffico cittadino per motivi di ordine pubblico e sicurezza. Altrettanto buona l'idea di Brugnaro di legare le Ztl pedonali a una carta dei servizi, che non solo potrebbe assicurare ai turisti vantaggi interessanti ma, se cumulata all'imposta di soggiorno e resa obbligatoria per la visita di aree come quella marciana, consentirebbe l'emersione del nero in città».
Vettor Maria Corsetti
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Il Gazzettino