Si alza il limite: polemica sulla Serena

Si alza il limite: polemica sulla Serena
Se l'indiscrezione sul prossimo bando per la gestione dell'ex caserma...

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Se l'indiscrezione sul prossimo bando per la gestione dell'ex caserma Serena sarà confermata, perde sostanza l'entusiasmo dell'amministrazione trevigiana per le notizie delle ultime settimane. La prefettura sarebbe infatti intenzionata e ritoccare la cifra di richiedenti asilo da ospitare dell'ex struttura militare al confine tra Casier e Treviso: non più 437 persone ma 560. E' sicuramente meglio degli attuali 700, ma rappresenta una scelta in controtendenza rispetto agli annunci degli ultimi tempi: dal tetto dei 2,5 migranti ospitati ogni mille abitanti voluti dall'Anci, all'annunciato stop a nuovi arrivi per Treviso fino al proposito di svuotare le ex caserme usate come centri d'accoglienza. Evidentemente la situazione ancora non lo consente. Purtroppo l'emergenza profughi deve fare i conti con la realtà: con la bella stagione gli sbarchi riprenderanno e nella Marca, nonostante gli sforzi incessanti del prefetto e dei suoi collaboratori, l'accoglienza diffusa continua a non decollare. L'annuncio dell'aumento dei posti alla Serena è stato dato in anteprima al sindaco di Treviso Giovanni Manildo e a quello di Casier Miriam Giuriati. Intanto la Giuriati dimostra di non averla presa bene: «Inutile negarlo -dice- si tratta di una decisione calata dall'alto. Sulla ex caserma Serena i comuni di Casier e di Treviso non hanno alcun potere, considerato che è un bene dello Stato. Ma come sindaco ho di chiedere che adesso le stesse decisioni vengano imposte dalla prefettura con la medesima fermezza anche per quanto riguarda l'accoglienza diffusa in tutti i comuni». Adesso si attende la pubblicazione del bando: «Se dovessi limitarmi a guardare il bicchiere mezzo pieno, potrei anche dire che è stato fatto un passo in avanti, visto che la capienza annunciata è nettamente inferiore rispetto a quella attuale di oltre settecento persone. Il fatto è che sulla ex caserma Serena pesa enormemente un progetto, quello dell'accoglienza diffusa, tanto bello sulla carta quanto ancora non attuato davvero. Per questo chiedo al prefetto una risposta forte, rapida, efficace».

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Il Gazzettino