La dogana e la permanenza della sessantina di profughi che vi sono ospitati diventano il pretesto per un violentissimo braccio di ferro tra Prefettura e Comune. A Ca' Sugana sono...
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A rendere la situazione ancora più complicata sono stati i 20 somali, per lo più donne, alcune anche incinte, arrivati ieri alle 5 del mattino e dirottati nella parrocchia di Paderno di Ponzano da don Aldo Danieli che già ha dovuto riaccogliere i 21 spediti giovedì scorso a Castelfranco. Un arrivo imprevisto che ha stravolto i piani. A Paderno infatti ci sarebbero dovuti andare proprio una buona parte dei ragazzi ora ospitati alla Dogana. La Prefettura comunque non vuole mollare così il capannone di San Giuseppe. Ha finalmente trovato un posto dove organizzare la primissima accoglienza in attesa di soluzioni più definitive. Sul tavolo del Prefetto ci sono le trattative per ottenere alcuni appartamenti messi a disposizione da privati e, sopratutto, l'ipotesi di utilizzare una grande struttura situata fuori comune. Ma per formalizzare il tutto ci vorrà tempo. E la Dogana, nell'attesa, è indispensabile. A Ca' Sugana sono disposti ad attendere qualche giorno in più, ma il messaggio è chiaro: «Che nessuno si sogni di far diventare quel capannone un centro di accoglienza permanente».
La tensione rimane così altissima. E in più, proprio ieri, è scoppiata la grana Croce Rossa. I volontari, chiamati nei giorni scorsi dalla Prefettura a prestare assistenza ai profughi trevigiani, non si sono presentati perché "sollevati" dal loro incarico dalla stessa Prefettura: «Quando abbiamo appreso la notizia siamo restati sorpresi e allibiti -sottolinea Grigoletto- il Comune infatti davanti a questa emergenza ha fatto più di quanto fosse possibile, individuando velocemente una soluzione, pulendo in due ore il locale, allestendo dei moduli doccia, reperendo un generatore di energia elettrica e i bagni chimici. Tutti interventi non di nostra competenza. Spetta alla Prefettura intervenire per rendere accogliente l'ambiente».(((caliap))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino