Si è sentito male improvvisamente e si è accasciato senza più

Si è sentito male improvvisamente e si è accasciato senza più
Si è sentito male improvvisamente e si è accasciato senza più riprendere conoscenza, nonostante i tentativi di soccorso messi in atto dai compagni di cella e, subito dopo, dal...

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Si è sentito male improvvisamente e si è accasciato senza più riprendere conoscenza, nonostante i tentativi di soccorso messi in atto dai compagni di cella e, subito dopo, dal personale della polizia penitenziaria. Con molte probabilità è stato un infarto a stroncare il veneziano Manuel Valesin, 38 anni, che si trovava a Santa Maria Maggiore a seguito di una condanna per resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane sarebbe dovuto tornare in libertà a breve in quanto la pena era stata quasi interamente scontata. Il pm Roberto Terzo ha già disposto l'autopsia: non vi siano dubbi sul fatto che il decesso sia attribuibile a cause naturali, ma il magistrato a ritenuto doveroso disporre ugualmente tutti gli accertamenti necessari, in quanto il decesso è avvenuto all'interno del carcere, luogo nel quale i detenuti sono affidati alla custodia dello Stato. A dare l'allarme sulle condizioni di salute di Valesin sono stati i compagni di cella, i quali hanno cercato di rianimare il trentottenne. Vani anche i tentativi messi in atto dagli agenti di polizia penitenziaria e dal personale sanitario .

Valesin era salito agli onori delle cronache una prima volta nel 2004, quando gli furono imposti gli arresti domiciliari con l'accusa di concorso in una rapina ai danni di una ragazza, alla quale era stata strappata la borsetta con il telefonino da due ragazzi, nei pressi dei Frari. Nel 2009 era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale a seguito dell'intervento della polizia, chiamata dal titolare di un esercizio pubblico nei pressi di Santa Margherita con il quale avave avuto un alterco.
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Il Gazzettino