(M.G.) Sono interventi mirati, in linea con la strategia di "disturbare" chiunque dorma in qualunque edificio, o posto, inteso anche come argine, container o ponte. Gli agenti...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dentro hanno trovato nove persone, due romeni e sette serbi. Tra questi ultimi c'era anche una mamma ventiduenne con un bimbo di tre anni che dormivano su giacigli fatti con materassi e coperte stesi a terra in un luogo estremamente sporco e fatiscente.
Lo sgombero è scattato immediatamente. Dopo aver raccolto i pochi effetti personali tutti sono stati condotti al Gabinetto di fotosegnalamento del Comando, in via Liberi, per esseri identificati anche se sono già noti perché fanno accattonaggio nelle zone del centro cittadino ad eccezione della giovane con il bimbo che ha riferito di essere venuta in Italia per trovare il padre, uno dei 9 fermati.
La giovane mamma concluse le pratiche di identificazione, è stata accompagnata assieme al figlio ai Servizi Sociali del Comune. Dopo la valutazione del suo caso personale, è stato deciso che verrà rimpatriata. Per i nove occupanti invece è scattata la denuncia per invasione di terreni o fabbricati. I cittadini serbi sono stati inoltre deferiti all'autorità giudiziaria per la violazione delle norme sull'immigrazione. Sono state anche recuperate 7 biciclette che si trovavano abbandonate all'interno della struttura.
L'ultima oeprazione di questo tipo, resa nota, era scattata dieci giorni fa in zona stadio. Erano stati trovati cinque romeni, una famiglia con tre minori che vivevano dentro un container abbandonato. Ed erano stati rimpatriati con il fondo aperto appositamente dall'amministrazione, come si farà anche in questo caso.
«Non sempre pubblicizziamo tutta l'attività che facciamo» commenta l'assessore alla Sicurezza Maurizio Saia. «Ma posso assicurare che a tappe, battiamo tutte le zone di degrado della città, casolari abbandonati, gli argini di Pontevigodarzere, la zona vicino allo stadio e dell'ex gasometro. Abbiamo un piano preciso di pulizia nel rispetto delle persone, per questo funziona il fondo per il rimpatrio. La zona ex Foro Boario, poi, non è nuova ad episodi del genere, anche per la presenza di un interscambio alimentari a basso costo che concentra le presenze». Fu proprio in un intercapedine della vecchia struttura che furono trovati i primi romeni, poi rimpatriati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino