Settanta scuole orfane di preside

Settanta scuole orfane di preside
L'ALLARMEUDINE Docenti commissari nei concorsi scolastici che attendono da due anni di essere pagati, ben 70 scuole che a settembre potrebbero scontare l'assenza di un dirigente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ALLARME
UDINE Docenti commissari nei concorsi scolastici che attendono da due anni di essere pagati, ben 70 scuole che a settembre potrebbero scontare l'assenza di un dirigente titolare, 36 invece alla ricerca di un direttore dei servizi amministrativi.

I NODI
È ancora lunga la lista delle criticità che il mondo dell'istruzione deve scontare. Se n'è parlato ieri a Udine, durante un incontro promosso dalla Cisl del Friuli Venezia Giulia, al quale ha partecipato la segretaria nazionale di categoria, Maddalena Gissi e il confederale Ignazio Ganga. «È' una giornata importantissima ha esordito il segretario regionale della Cisl Scuola, Donato Lamorte, tirando la volata all'esercito di 400 candidati, quelli pronti ad affrontare le elezioni per il rinnovo delle Rsu della scuola - che vuole valorizzare chi quotidianamente ci mette la faccia per parlare con i lavoratori e far funzionare il sistema scolastico di questo Paese, pur tra mille ostacoli e difficoltà». Difficoltà richiamate anche per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, stretto, oramai da tempo, nella morsa della carenza di organici. Stando ai dati diffusi dal Sindacato cislino, sono, infatti, 36, ad oggi, gli istituti scolastici senza Dsga, ovvero quel personale amministrativo, strategico per il buon funzionamento della macchina scolastica. «È una situazione assolutamente vergognosa incalza Lamorte ma certamente non l'unica da risolvere». Guardando sempre agli organici, se non ci sarà un giro di boa, cioè lo sblocco delle nomine, secondo il sindacato, il prossimo anno ben 70 scuole rischiano di trovarsi senza dirigente. «È chiaro che tutte queste situazioni non danno tranquillità al mondo dell'istruzione, se pensiamo che quasi il 40% dei ruoli dirigenziali non è attualmente coperto».
I CONCORSI
«A ciò si aggiunga tutta l'incertezza attorno ai concorsi, a partire da quelli della scuola per l'infanzia, e poi i mancati pagamenti per i commissari dei concorsi precedenti, invitiamo i diretti interessati a rivolgersi agli avvocati per richiedere quanto spetta loro». Continuando di questo passo, è emerso anche dagli interventi dei candidati, «si rischia di disperdere una delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia, quella di un'istruzione di qualità, che vede, come dato positivo di riferimento, ad esempio, il bassissimo 6,9% di dispersione scolastica». Farebbe, dunque, comodo una ancora maggiore autonomia regionale in questa materia o comunque un utilizzo più funzionale di quella attualmente in possesso, all'insegna della cooperazione tra livelli.
LA PROPOSTA

A guardare al futuro della scuola e appellarsi alle forze di governo che si affacceranno, è la segretaria nazionale d categoria Maddalena Gissi, che, dal palco del Friuli Venezia Giulia, lancia la sua proposta: non più riforme, ma semmai costituire una conferenza nazionale della scuola, all'interno della quale forze sociali, civili, tecnici e politica possano non solo confrontarsi, ma delineare orizzonti certi, iniziando a concepire la scuola come davvero una leva strategica di crescita e sviluppo del Paese. «Grazie al confronto odierno ha aggiunto il segretario della Cisl Fvg, Alberto Monticco ci prepariamo ad affrontare al meglio una stagione ricca di sfide, a partire da quella del rinnovo delle rsu, che riguarderà tutto il pubblico impiego. Vogliamo valorizzare la nostra prima linea, così come vogliamo che i luoghi di lavoro diventino sempre di più il riferimento privilegiato del nostro modo di essere e fare sindacato».
David Zanirato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino