Sesso nella piscina comunale con una minorenne. A far scattare le indagini è stata la denuncia di due genitori sconvolti dall'aver scoperto nello smartphone della figlia...
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Una vicenda inquietante e dolorosa che vede al centro, suo malgrado, una ragazzina al di sotto dei 16 anni, residente nel Trevigiano, che da tempo frequenta l'impianto natatorio di via Circonvallazione.
A insospettire in particolare la madre è stata la sua improvvisa ritrosia nel recarsi a nuotare, una delle sue più grandi passioni. Malori dell'ultimo momento, la scusa di dover studiare e altre giustificazioni poco credibili: tutto, a un certo punto, piuttosto che andare in piscina. Segnali che i familiari hanno interpretato come spie di un disagio che però, inizialmente, non riuscivano a capire, decifrare, spiegare. Poi quelle foto e quelle chat scoperte nel telefonino, messo al setaccio a caccia di qualche indizio, che li hanno devastati e annichiliti. Sarebbero oltre mille le conversazioni intercorse fra i due, l'adulto e l'adolescente.
Tutto il materiale è stato sequestrato ed è ora al vaglio degli inquirenti. La stessa ragazzina è già stata ascoltata in audizione protetta, modalità con cui vengono escussi i minori presunte vittime di maltrattamenti o abusi sessuali, il tutto in una struttura idonea e alla presenza di un esperto.
Nei prossimi giorni verranno ascoltate anche altre minori che condividono con la ragazzina la frequentazione della piscina in centro a Mestre per capire se quanto sta accertando la magistratura fosse o meno risaputo al natatorium.
Pare infatti che i fatti risalgano già ad alcuni mesi fa, forse addirittura da un anno. Un sospetto che sarebbe alimentato da alcune immagini inequivocabili che verranno a breve messe sotto la lente dagli investigatori per capire quanto accaduto.
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Il Gazzettino