«Ho procurato io i preservativi»: il messaggino telefonico dell'amante alla sua bella potrebbe essere catalogato tra quelli licenziosi, molto intimi e un po' pruriginosi....
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La torbida tresca è stata scoperta dalla mamma della studentessa nel modo meno indolore possibile: quel segnale di messaggino in arrivo è giunto proprio mentre la sorella della protagonista era nelle vicinanze del cellulare incustodito. Una scorsa al display e il dramma è servito; la corsa dalla mamma: certezze che si sgretolano, strani comportamenti che ora trovano una spiegazione, tutto in quelle quattro agghiaccianti parole. Non solo, ma anche risalire all'acquirente dei preservativi è stato semplicissimo.
Lui è un maestro di sci, esercita sulle piste di un comprensorio diverso da quello del suo paese. Oltre alla passione per le discese sui bianchi pendii coltiva anche quella per le donne preferibilmente giovani. Anche molto giovani. Un'attrazione irrefrenabile che ora rischia di metterlo seriamente nei guai: la mamma col cellulare in mano non ha perso tempo, si è precipitata dai carabinieri e ha raccontato tutto.
Dalla prova regina, quel messaggino presagio di una serata spensierata, i carabinieri hanno cercato di ricostruire la tresca: l'indagine è ancora in corso, ma non promette nulla di buono. Qualora l'ipotesi di reato di atti sessuali con una minorenne venisse accertata, il maestro di sci rischia una condanna dai cinque ai dieci anni. E a poco servirebbe dimostrare la presunta complicità della vittima: la legge non fa distinzione, anzi tutela chi è più debole ed è facilmente aggirabile da un uomo di 60 anni. Meno facile è prevedere le conseguenze che l'insana relazione potrà avere sulla crescita e sull'equilibrio della ragazzina.
Intanto, in paese il verdetto sembra già scritto: il protagonista è molto conosciuto, molti giurano che era anche stimato e apprezzato. Esercita la sua professione come libero prestatore d'opera ed avrebbe un consolidato giro di clienti che durante l'inverno si avvalgono delle sue prestazioni. Il giro potrebbe però ora subire un brusco intoppo.
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Il Gazzettino