La Bassa ha rischiato di trasformasi in Napoli, con l'immondizia lasciata per strada. E il pericolo, in ogni caso, non è ancora scongiurato. Sesa è sul piede di guerra. La...
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L'azienda assicura che, nonostante le voci di avvisi di garanzia all'indirizzo di vertici e manager di Padova Tre e Consorzio Padova Sud, non ci sono problemi: «Nei confronti dei consorzi abbiamo un rapporto istituzionale, non è compito nostro scegliere i presidenti o gli amministratori: quello che abbiamo fatto in passato è stato intervenire per chiedere il taglio degli sprechi che si stavano ripercuotendo sul servizio agli utenti. Padova Sud è un consorzio volontario che è auspicabile venga sciolto, riducendo così ulteriormente i costi».
Secondo i vertici dell'azienda «iIn ottica futura lo strumento previsto dalla normativa è il consiglio di Bacino e non il consorzio Padova Sud che peraltro è uno strumento pensato e ideato non dall'attuale presidente Baldin ma dalle persone della vecchia gestione della Padova Tre e che hanno dimostrato di non meritare fiducia. Baldin è subentrato in una situazione compromessa, creata dai precedenti amministratori, e da lui tutti ci attendiamo una presa di distanza netta nei confronti del passato».
Le proposte che Sesa intende avanzare c'è il no «agli aumenti delle tariffe e, in prospettiva, una riduzione delle tariffe stesse come incentivo al migliorare la raccolta differenziata comunque già buona».
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Il Gazzettino